Con un’ordinanza del 24 aprile scorso, la Provincia dell’Aquila ha proibito la circolazione su quattro strade abruzzesi e, cosa ancora più importante, ha vietato la circolazione motociclistica e ciclistica su altre 25 strade di primaria importanza. In pratica, la parte alta dell’Abruzzo, quella all’interno del Parco Nazionale, ma anche parte di quella sull’Altopiano delle Rocche, è inaccessibile per i motociclisti! (Nella foto d’apertura il ponte sul lago di San Domenico, sotto Scanno. Non più raggiungibile in moto)
L’ordinanza fa riferimento al pessimo stato delle strade, tale da creare condizioni di pericolo per chi vi transita. In effetti, ci eravamo passati il mese scorso e, nel tratto fra Opi e Villetta Barrea avevamo riscontrato tantissime buche profonde, con margini taglienti. Avevamo visto ben tre automobilisti intenti a sostituire ruote squarciate, e noi stessi avevamo rischiato l’incidente, per via delle buche nascoste fino all’ultimo secondo dalle auto che ci precedevano.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso probabilmente è stato un incidente avvenuto domenica 22 aprile sulla SR 83 Marsicana, con un motociclista deceduto dopo essere caduto su una buca. Il giorno 23 la Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, e il 24 si è svolta l’autopsia. Lo stesso giorno dell’ordinanza.
È chiaro che gli amministratori responsabili delle strade abbiano i nervi a fior di pelle. Da una parte sono privi di fondi, dall’altro sono responsabili della sicurezza della circolazione stradale. Abbiamo telefonato al Dipartimento Viabilità della Provincia dell’Aquila, chiedendo per quando sono previsti i lavori di ripristino del manto stradale. La risposta è stata lapidaria: quando arriveranno i soldi.
Probabilmente c’è stata poca informazione sull’argomento. L’ordinanza è stata inviata al quotidiano Il Centro e a una sola agenzia giornalistica, l’AGI, dimenticando le altre due agenzie giornalistiche italiane di primaria importanza (Ansa e ADN Kronos). E sembra che i comuni in alcuni casi non abbiano neanche apposto i cartelli sulle strade, per informare dei nuovi limiti e dei divieti.
Così sembra che ieri a Barrea siano stati diversi i motociclisti multati. E se i divieti non erano apposti sulle strade, si apre il problema che quelle multe sarebbero illeggittime.
Siamo arrabbiati noi motociclisti, certo, ma forse sono ancora più arrabbiati i gestori degli esercizi pubblici; che per effetto dei divieti vedranno crollare la loro clientela. Un persona che gestisce un ranch sopra Scanno, ci ha confermato che la strada dove si trova la sua attività da ieri è formalmente chiusa al traffico; anche se per ora le auto passano senza curarsi dei divieti e, sembra, senza problemi.
Unica nota positiva, qualche comune, come Villetta Barrea, ha annunciato che starebbe già provvedendo a ripristinare uno stato accettabile del manto stradale di propria competenza, per ottenere la riapertura delle proprie strade.
Nel frattempo, Andrea Arcesi del Forum Multistrada -lo conoscete tutti come Multistrangola– ha provveduto a mappare le strade oggetto dell’ordinanza più frequentemente frequentate dai motociclisti.
Di seguito vi proponiamo il testo dell’ordinanza, con l’elenco completo delle strade proibite e le mappe elaborate da Multistrangola.
Questa discussione è stata originariamente aperta per essere collegata a un articolo sui dossi stradali non a norma. Successivamente è stata collegata ANCHE a un articolo su come chiedere risarcimento per i danni da buca. Articolo che trovate cliccando QUI
Ho aperto il mio articolo raccontando di una notte, quando sono volato (in alto) su un dosso rallentatore appena costruito, non a norma per la pendenza della rampa, non segnalato e invisibile. Non sono caduto, ma mi sono incazzato. E il giorno dopo sono tornato a fotografarlo, ma… l’avevano verniciato.
Avete anche voi storie di dossi maledetti?
Condividetele qui, perché c’è modo anche (in caso d’incidente) di chiedere un risarcimento all’ente proprietario della strada.
Ho un appello! Non sono riuscito a trovare una foto bella per l’apertura del pezzo. Domani esco, la faccio e sostituisco quella pubblicata. Ma… se avete per caso una foto a tema, mandatemela subito (mastic@motoskills.it), grazie!!!
Questo topic è stato modificato 5 anni, 1 mese fa da Mastic.
Questo topic è stato modificato 5 anni, 1 mese fa da Mastic.
Qualche mese fa volevo proprio fare alcune riflessioni sui dossi artificiali, cosiddetti rallentatori di velocità. Ne stanno sorgendo in quantità e ogni sindaco pensa che, se non ne autorizza una certa quantità, di non essere un buon sindaco. Però la legge è chiara ed i dossi possono essere installati a determinate condizioni e su certe tipologie di strade. E allora i sindaci che fanno? … gli attraversamenti pedonali, in sostanza rallentatori con meno vincoli. E così assisti anche a dei controsensi, attraversamenti pedonali su strade con in un solo lato il marciapiede e sull’altro il …. niente! E intanto le palle soffrono (non è un eufemismo) e l’inquinamneto aumenta con la frenata prima del dosso e la successiva accelerata subito dopo.
Qualche anno fa,in periferia a Verona,a pochi km dal centro di notte hanno montato due rallentatore a poche decine di metri uno dall’alto tra due curve a 90°…. alle 7.30 della mattina successiva ci ha lasciato le penne un motociclista che quella strada la faceva tutte le sante mattine x andare al lavoro. Erano talmente ripidi e “secchi” che il primo lo ha balzato in alto e il secondo lo ha fatto volare contro un pilastro del cancello di una proprietà…
Caio limite lo capisco, ma da noi non li segnalano bene come fanno in altri stati Europei…che magari come rallentatore usano delle gicane con fioriere o cose simili…
Poi dopo lo spiacevole fatto… sono stati rimossi e sostituiti con due molto piu distanti e fatti come dio comanda.
Come spesso accade in tutte le cose… da noi se non ci scappa il moto non si risolve.
Io preferisco non commentare. A volte sogno di diventare sindaco e come primo atto in assoluto far togliere tutti i dossi dalla città, tutti, nessuno escluso. Sono inutili, pericolosi e fonte inesauribile di inquinamento. Mi taccio, sono già incazzato…
qui a Spezia nelle vicinanze degli alloggi dei sottoufficiali della marina, quando piove e fa freddo sulla sommità dei dossi artificiali l’aria è più rarefatta e spesso ci nevica
Questa risposta è stata modificata 5 anni, 3 mesi fa da Bobpezzadoo.
qui a Spezia nelle vicinanze degli alloggi dei sottoufficiali della marina, quando piove e fa freddo sulla sommità dei dossi artificiali l’aria è più rarefatta e spesso ci nevica
Io li odio con tutto me stesso, specie quelli in Corsica :-\ su uno non segnalato fra San Florance e Bastia, sono letteralmente volato…e le due bottiglie di Passito e Patrimonio che avevo nel (pardon) bauletto sono andate in frantumi. Ci sarebbero gli estremi per aprire un contenzioso internazionale.
Questa risposta è stata modificata 5 anni, 3 mesi fa da Fuzz.
Questa risposta è stata modificata 5 anni, 3 mesi fa da Fuzz.
Ho integrato inserendo anche un articolo su come chiedere risarcimento in caso di incidente o danno da buca. Lo trovate in home page o cliccando QUI. Resta l’invito a tutti voi che leggete a contribuire con le vostre storie ed esperienze. Sperando che risolvano prima possibile lo stato VERGOGNOSO delle nostre strade
Le strade di tutto il nostro Paese sono sciaguratamente a pezzi. Vero, i soldi non ci sono e qualora lo fossero, il patto di stabilità ne impedisce in gran parte l’uso, a meno che non ci passi il Giro d’Italia o non arrivi una qualche personalità… Chiudere le strade per ragioni di sicurezza (lo prevede anche la Costituzione), senza passare magari per lo stato di emergenza, significa peggiorare la situazione, perché gli esercizi commerciali non sono raggiungibili e quindi un’intera economia, già provata, rischia di collassare. Non conosco la realtà abruzzese: in Toscana forse andiamo un pochino meglio, ma ci sono comunque buche ovunque, tranne che in autostrada. Non so, forse servirebbe una risposta formale delle autorità… Ora, con questa ordinanza, loro sono formalmente liberi da responsabilità in caso di incidente…
Certo che dopo un inverno ricco di precipitazioni atmosferiche e repentini cambi di temperatura ritrovarsi con la maggior parte di strade tutte rotte non è molto bello specie che le casse di comuni ed enti sono sempre più a secco. Credo che non abbiano avuto altra scelta che interdire il transito agli utenti più deboli della strada per pararsi nuovamente il c*lo dopo gli assurdi limiti di velocità, effettivamente è una brutta cosa non poter transitare su strade che si prestano al mototurismo visto che siamo obbligati a pagare una tassa di possesso alle regioni e un assicurazione
Ora qualcuno inizia a capire quanto sia importante pagare le tasse per il bene comune Si la politica è infame,come infami sono chi ne approfitta
Ricordo chi rideva pensando agli affari in arrivo col terremoto dell’Aquila, è pur vero che comunque ha problemi più grossi da risolvere del transito dei motocicli, ma è una spirale perversa in cui il primo che fa un passo in avanti il resto viene a cascata
Amatrice e circondario sarà nelle stesse condizioni immagino
@ zio franco …. cosa intendi per <Ora qualcuno inizia a capire quanto sia importante pagare le tasse per il bene comune> ? Le tasse si son sempre pagate e gli evasori son sempre stati perseguiti a norma di legge. Se le entrate non son sufficienti è perchè sono spese male .- Non sarà mica colpa del cittadino se non ci sono i soldi per riparare le strade … Macchè scherziamo ? Ci sono evasori ? E’ colpa di una politica permissiva che permette agli evasori di farla franca.-
Aquila, sarei completamente in disaccordo con te, se non fosse per la tua ultima frase, che invece riassume bene un pensiero che evidentemente condividiamo. Credo che l’Italia abbia due problemi. Uno è quello degli sprechi e delle ruberie, l’altro è quello di una quota altissima e unica in Europa di evasione fiscale. A me ziofranco ha fatto venire in mente una frase criticatissima perché incompresa di Padoa Schioppa: le tasse sono bellissime. La gente non ha capito il senso di quella frase; che è molto nelle parole di ziofranco.
Poi avevo scritto un papiro che ho cancellato, perché quando parto non mi fermo più! 🙂
Lo so … Riccardo … che ci sarebbe un poema da scrivere sull’argomento. E qui in poche righe ci si può soffermare solo su alcuni punti, e non sempre fulcro della situazione, che tra l’altro possono essere interpretati in modo fuorviante. Io non mi soffermo sull’artigiano che evade; mi soffermo sui soldi del MOSE di Venezia …. mi soffermo su linee ferroviarie inutili come la Sacile > Gemona che fan viaggiare treni vuoti … insomma sulle cattedrali nel deserto che ormai sono edificate su tutto il territorio italiano e non solo al sud .- E la colpa non è dei cittadini ma dei nostri politici che pensano più allo sgabello da riscaldare che ai problemi del nostro paese. Però purtroppo si son persi i valori del preoccuparsi nel governare … si festeggia se si vincono le elezioni e francamente non capisco come si possa festeggiare nella preoccupazione che ci dovrebbe essere nell’essere chiamati a governare.- sempre con lampssss ….almeno dimentichiamo e ci rilassiamo. aquilasolitaria
Ne hanno appena installati 2 qui ad Appiano G. in zona centro sportivo La Pinetina(dove si allena una squadra di calcio di serie A).Secondo me sono a meno di 20m l’uno dall’altra e controllerò se sul cartello riporta che sono 2 in sequenza.
Per rimanere in tema, a Roma c’è un forte aumento degli incidenti da buca, che nel 2018 hanno originato almeno (almeno) 153 morti. Avete letto bene. QUI l’articolo di Repubblica (ispirato dal Codacons, che pensa anche a una class action) che ne parla
Il tema è serio, il Codacons invece non mi ispira alcuna fiducia.. ormai manca solo la class action contro le vacche per eccessiva flatulenza e poi le hanno fatte tutte!
Il tema è serio, si. Sin troppo. Difficilissimo da affrontare, perché c’è un problema oggettivo, che è la mancanza di fondi. E, indipendentemente dalle ragioni della mancanza di fondi, bisogna farci i conti.
Sul Codacons ovviamente non mi pronuncio. Tra l’altro, sono in un’altra associazione di tutela dei consumatori, come credo sia noto.