Autodromo di Pergusa e Pirelli insieme per ristrutturare l’impianto
Prende le mosse dal rinnovato accordo di collaborazione tra Consorzio Ente Autodromo Pergusa e Pirelli la totale ristrutturazione dell’impianto siciliano, che si conferma così come baricentro tecnologico delle attività di sperimentazione del comparto Moto a livello mondiale. Un impianto storico e di grande fascino, che viene così salvato dall’oblio
Lunedì 14 maggio inizieranno i lavori di ristrutturazione dell’autodromo di Pergusa, in Sicilia. In meno di due mesi porteranno al totale rifacimento dei 4,950 metri del manto asfaltato, alla sostituzione dei cordoli e alla ristrutturazione del paddock e di altre infrastrutture dell’impianto.
I lavori si inseriscono nell’accordo di collaborazione tra il Consorzio Ente Autodromo Pergusa e la Pirelli, che da anni usa l’autodromo siciliano per i test di sviluppo dei suoi pneumatici moto. 120 giorni l’anno di esclusiva, che ora diverranno 150, con un accordo valido fino al 2030.
Inaugurato il 30 marzo del 1958, l’autodromo di Pergusa sorge intorno all’omonimo lago, ed è sempre stato un impianto di grande fascino, perché velocissimo. Quattro rettilinei, due dei quali molto lunghi, 3 chicane e 2 curvoni. Una pista non facile da interpretare e da pelo sullo stomaco.
“La scelta di Pergusa si spiega con le caratteristiche tecniche del circuito -ha detto Salvatore Pennisi, Direttore Testing e Technical Relations di Pirelli Moto – ed è conseguente alla nostra presenza in Sicilia con il Centro Sperimentazione di Giarre, dove lavorano 35 persone e che periodicamente ospita giornalisti e tecnici provenienti da tutto il mondo. Un autodromo come Pergusa, a poca distanza dalla nostra base di Giarre, da anni costituisce per noi un importante proving ground in cui collaudiamo, sperimentiamo e sviluppiamo i pneumatici moto, perché offre spazi, rettifili, e curve veloci delle quali necessitiamo per queste attività. La sua collocazione geografica garantisce condizioni meteo ideali per le attività di collaudo, con il caldo torrido estivo e le rigidi temperature invernali. Dopo questi lavori sarà davvero un impianto straordinario, sul quale potremo continuare a lavorare in sicurezza ed ottenendo dati importanti. Gli stessi che poi vengono riportati nella produzione di serie e si traducono in maggiore sicurezza, oltre che prestazioni”.


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