Come comprare la moto usata e tornare a casa felici
Dunque la decisione è presa: si compra la moto. Usata. Passato il primo momento di euforia però, subentrano mille dubbi, l’impegno della ricerca, la paura di prendere una fregatura e l’ansia di trovare prima possibile la moto dei nostri sogni. Ci spaventa questo? Tutt’altro: stiamo per iniziare una fantastica nuova avventura!
(un ringraziamento alla concessionaria inglese “Moto Corsa Ltd”, dove Stinger ha scattato alcune delle foto pubblicate)
Punto 1 – Ragioniamo a mente fredda (se possibile)
Che uso vogliamo fare della moto (o dello scooter) che stiamo per acquistare? Vogliamo tenerla a lungo o pensiamo di rivenderla in tempi rapidi? Quali sono le tipologie e i modelli che ci fanno battere il cuore? E di che budget disponiamo?
Tre domande che sembrano scontate, ma che sono molto importanti per evitare di comprare un mezzo che dopo poco tempo ci diventerà antipatico, perché poco adeguato per le nostre esigenze.

Il budget
Quando si compra una moto usata, bisogna mettere in conto da subito un tagliando completo. Dipende dal modello e dal chilometraggio, ma potrebbe servire qualche centinaio d’euro.
Più il costo del passaggio di proprietà; per il quale potrete risparmiare 50-70 euro facendo la pratica presso un ufficio provinciale dell’ACI o una sede della Motorizzazione Civile.
Comunque sono spese da calcolare. Ora che sappiamo quanti soldi abbiamo “realmente” a disposizione possiamo ragionare sul veicolo che possiamo acquistare.
La domanda è: ci conviene prendere la moto che costa meno fra le offerte di un certo tipo o è meglio cercare qualcosa che nell’ambito degli annunci di vendita di quel modello non è fra i più economici?
Normalmente a pochi soldi viene venduta merce deteriorata. Se insomma, tutti gli esemplari in vendita di un determinato modello orbitano su una certa cifra, quelli che costano meno qualche magagna è probabile che ce l’abbiano. Quindi, in caso, cercate di capire. Perché un mezzo molto sfruttato o con dei malfunzionamenti, vi porterà a spendere più soldi successivamente.
È vero anche, però, che gli affari esistono. Basta cercarli. Basta aspettarli. Basta saperli riconoscere. E per riconoscerli bisogna vedere molte moto uguali, per fare il confronto. Quindi niente fretta! Gli affari si trovano, e non si deve neanche aver paura di farseli scappare. In caso si aspetta un po’ e se ne trovano altri.

Che uso faremo della moto che stiamo acquistando?
Stiamo ragionando su un mezzo da usare una volta ogni tanto per una passeggiata o pensiamo a un uso intenso? Se prevediamo di farci molti chilometri, avremo bisogno di un mezzo fresco; e affidabile. Il che significa anche optare per una marca di rinomata affidabilità. Se cerchiamo prestazioni, perché ci piacciono le moto sportive, inutile pensare che una moto di 20 anni fa venduta a quattro soldi possa darci emozioni simili a quelle di una moderna hypersport.
Allo stesso modo, la fissazione di comprare la moto sognata quando eravamo giovani ci espone al rischio di scoprire che oggi quel mezzo è… obsoleto. Dunque, non resta deluso dalla moto di 20-30 anni fa chi sa cosa compra e userà il mezzo acquistato rispettandone il carattere, l’età, i limiti oggettivi e… facendo fare a quella moto ciò per cui è stata pensata.
Ultimo appunto sui furti. Se comprate una moto per usarla tutti i giorni e lasciarla in strada, pensate all’appetibilità da parte dei ladri del modello che avete scelto, e mettete in conto la necessità di un buon antifurto (QUI il nostro pezzo su come difendersi dai ladri).
Poi c’è la rivendibilità
Una moto facilmente rivendibile è una moto che tiene la quotazione. Quindi la paghiamo di più, ma la rivenderemo con una certa facilità. Una moto non rivendibile sul mercato dell’usato percentualmente si paga meno.
Traduzione: è più facile comprare a prezzo ridotto una buona moto con il neo della non facile rivendibilità, piuttosto che una più commerciabile. Nel primo caso faremo l’affare, sapendo che stiamo comprando un veicolo che probabilmente porteremo a fine vita. A meno di vendere a pochi soldi. In tal caso, spesso basta mettere l’annuncio per essere contattati da acquirenti stranieri specializzati, che comprano per esportare nel loro Paese.
Il cuore
Lo abbiamo lasciato all’ultimo posto di questa prima parte introduttiva, ma è una voce importante. A meno che stiate acquistando un mezzo utilitario che dovrà portarvi dal punto A al punto B, la moto si compra molto con il cuore. E non cercate di eluderlo, perché poi vi verrebbe facilmente a noia il mezzo acquistato.
Il consiglio è dunque di tenere in considerazione le esigenze, il portafogli e il cuore. Se riuscirete a mediare fra questi tre aspetti potrete considerarvi fortunati.
Punto 2 – privato o concessionario?
Il concessionario si fa pagare di più la moto, ma di solito (non sempre) l’ha controllata bene prima di ritirarla e metterla in vendita. E vi offre un anno di garanzia. Il privato costa meno, ma non vi dà nessuna garanzia.
Di nuovo, si torna al problema di budget, ma anche all’eventuale conoscenza di un concessionario (o venditore) bravo e fidato, conosciuto e con una buona officina. Perché se ricorrono queste condizioni, se sapete che un determinato commerciante è serio e sa lavorare, allora può sicuramente valere la pena spendere qualcosa di più per sfruttare la sua preparazione e onestà.

Punto 3 – l’acquisto dal privato
Il punto di partenza è spulciare più annunci possibili in più regioni. Fatevi un’idea del mercato, di cosa si trova, dei chilometraggi medi, delle quotazioni.
L’appuntamento per vederla
Se non siete esperti portatevi qualcuno con voi. Più esperto è, meglio è. Ma va bene anche un amico assennato che non sia emotivamente coinvolto dall’acquisto e che possa tenervi con i piedi per terra.
Guardatevi intorno, osservate dove vi ha portato il venditore per farvi vedere la moto. Se siete andati a casa sua avrete un’occasione di più per valutare la coerenza con il mezzo che vi sta offrendo. Perché tutto deve “tornare” nella storia che vi viene raccontata.

Il venditore e il controllo dei documenti
La vostra indagine sul venditore inizia dal primo contatto. Tutto deve essere coerente con la storia che vi racconta, sua e della moto. E deve essere “in tono” con la moto che vende. Deve saperne parlare, deve sapervela raccontare. Meglio se tira fuori anche un po’ di passione nel farlo. Meglio se gli leggete negli occhi l’amore per la moto che vi sta proponendo.
Data una prima occhiata alla moto, quindi non abbiate timore di chiedere i documenti e di controllarli. Verificate la corrispondenza del numero di telaio. Scattate qualche foto alla moto, o annotatevi il numero di targa. Con meno di 10 euro, sul sito dell’ACI farete la visura, per controllare la corrispondenza dei dati del venditore. Per verificare che sulla moto non gravino ipoteche o fermi amministrativi, ma anche per consultare la sua intera storia giuridica, fate l’estratto cronologico, si richiede sempre online, e costa 25 euro.
La targa potrete inserirla, questa volta gratuitamente, anche sul Portale dell’Automobilista, per verificare le revisioni e il chilometraggio segnato dal contachilometri al momento in cui sono state effettuate. On line trovate infatti la cronologia completa delle revisioni effettuate.
Se non siete convinti, starà a voi fare ulteriori ricerche. In fin dei conti avete in mano il nome del proprietario, e Internet è una miniera d’informazioni.
Manutenzione, problemi, incidenti
Se la moto è recente, fatevi mostrare anche il libretto di garanzia, dove sono annotati i tagliandi. La cura nella manutenzione è importante. Magari, se la moto ha qualche anno, ci hanno messo le mani meccanici non ufficiali, ma è sempre utile chiedere. Magari il proprietario ha le fatture dei lavori effettuati.
Informatevi sempre se la moto ha avuto incidenti, danni o difettosità.

E ora guardiamo la moto
Primo sguardo: che effetto fa? È originale? Tenuta bene? Ve l’ha portata lavata?
Secondo sguardo: ci sono tracce di incidenti non dichiarati? Componenti rigati, come i contrappesi del manubrio, le pedane, le frecce, gli specchi. È curata? Catena ben lubrificata e alla giusta tensione, assenza di perdite d’olio, gomme in buono stato e alla corretta pressione, luci tutte funzionanti? Olio al livello corretto nel motore e sufficientemente pulito?
Terzo sguardo: le teste degli esagoni e delle brugole che vengono aperte più di frequente sono in buone condizioni? Se ci ha messo le mani un cattivo meccanico può averle segnate, usando male gli attrezzi o usando attrezzi non idonei. Ci sono dadi non originali in sostituzione di quelli originali?
L’usura. Manopole, leve, pedane e comandi a pedale, devono essere in linea con il chilometraggio dichiarato. Altri segni d’usura sono visibili -per esempio- sul cursore in plastica della catena di trasmissione finale, posto sulla parte superiore del forcellone, vicino al pignone. Con i chilometri si consuma. La catena poi deve mantenere la medesima tensione lungo tutto il suo giro, e non deve mostrare maglie bloccate né tracce di ruggine.
Un’occhiata ai componenti anteriori esposti, vi segnalerà il martellamento dei sassolini. Se il fenomeno è esteso, significa che la moto ha fatto molti chilometri.
Controllate anche le gomme. Se sono consumate prevalentemente al centro il proprietario è uno tranquillo; a meno che non si diverta a fare le partenze ai semafori. Se sono consumate sui fianchi è uno che piega. Se sono scalinate sugli intagli, è uno che dà il gas in uscita di curva. Le gomme raccontano com’è stata guidata la moto. Come anche cavalletti e pedane grattate in curva.
Domande, domande… bisogna farsene tante facendo sempre l’avvocato del diavolo in questa fase. Per questo…
non si deve mai comprare la prima moto che si vede: solo vedendone diverse si possono fare i confronti e notare le cose che non vanno
Il motore
Prima domanda è pulito? Non ha perdite? È stato lavato con molta cura? Troppa? È già caldo quando arrivate voi? Se è freddo avrete il vantaggio di poter valutare la prontezza dell’avviamento in questa situazione.
Avviatelo, e controllate se tiene subito bene il minimo. Fuma? Non dovrebbe farlo, neanche dando qualche sgassata leggera.
L’uscita dello scarico è pulita? Se è annerita molto, le valvole probabilmente hanno perso un po’ la loro tenuta. Usura, o manutenzione approssimativa, con gioco mal registrato.
Se la moto ha il cavalletto centrale, sempre più raro, provate a mettere tutte le marce con il motore acceso, portandolo a 2-3mila giri. Entrano tutte bene? Nessuna rumorosità strana?
La prova
A questo punto, se ve lo fanno fare, fate un giretto con la moto. Serve controllare che vada dritta e funzioni tutto bene. Inutili le velocità astronomiche e le strapazzate del motore. Piuttosto mettete tutte le marce e verificare la sensazione, se ci sono giochi di trasmissione, irregolarità d’erogazione, rumorosità. Provate anche i freni.

Punto 4 – L’acquisto
Siete decisi a prenderla? Allora è il momento di trattare. Qui ognuno ha il suo stile. Qualcuno fa offerte vergognosamente basse, sperando di trovare dall’altra parte una persona che vuole realizzare; qualcuno prova semplicemente a tirare un po’. Fate voi.
Però è importante che consegniate l’assegno circolare al venditore dopo aver controllato bene tutti i documenti e nel momento in cui siete in agenzia per il passaggio di proprietà.
Assegno circolare, perché difficilmente l’acquirente accetterà un assegno normale. E a voi non converrà fare un bonifico, perché se poi qualcosa andrà storto recuperare i soldi potrebbe essere impossibile.
Ma ci sono anche i truffatori
Diffidate degli affari troppo convenienti. E diffidate delle cose troppo facili su Internet. Non anticipate soldi se non siete sicuri, se non avete visto documenti in copia e non avete fatto la visura al PRA per essere sicuri che non siano contraffatti.
Cos’altro aggiungere?
Se avete altri dubbi o domande, basta chiedere, scorrendo in basso ed entrando nel Forum. Idem se volete portare il vostro contributo, aggiungendo qualcosa a questa guida.
Comunque, raccontateci le vostre storie, e postate le foto.
Buon divertimento con la vostra nuova moto!
E ora un po’ di foto esemplificative










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