Giù le mani dal fuoristrada!

Ne avevamo già parlato nel luglio scorso, facendo seguito a un comunicato con il quale la Federazione Motociclistica Italiana, denunciava il rischio che fra le modifiche al Codice della Strada ne passasse una che avrebbe reso il fuoristrada praticamente illegale ovunque.
Ora siamo costretti a tornarci, perché la FMI insiste, con una dura presa di posizione, che vuole ricordare e sottolineare al mondo politico le conseguenze di un provvedimento sciagurato come questo.
Lo fa con una lunga lettera, firmata direttamente dal presidente, Giovanni Copioli.
Dunque il rischio si fa concreto, e anche se il Codice della Strada è una chimera di cui ci parlano da anni, dandocela sempre come prossima, sia mai che all’improvviso trovino l’accordo per andare avanti e portarlo realmente a conclusione in poche battute? Come, del resto, è successo a inizio agosto con il ddl Concorrenza, al quale non credeva più nessuno e che invece inaspettatamente si è concretizzato.
Qui di seguito la lettera del presidente FMI.

 

La Federazione Motociclistica Italiana richiama l’attenzione sulle conseguenze derivanti dalle modifiche agli articoli 2, 3 e 194 del Codice della Strada, votate dalla IX Commissione Trasporti Camera, con cui le strade costituite dai sentieri e dalle mulattiere, minori o uguali a 2,5 metri di larghezza, si vorrebbero destinare esclusivamente al passaggio di pedoni, velocipedi (biciclette) e animali.
La FMI vuole precisare e portare all’attenzione di Autorità, Istituzioni, Regioni, Province, Comuni e Enti del Turismo e dell’Ambiente di tutta Italia che le modifiche, così come sono state presentate, rappresentano una  significativa restrizione della libertà alla circolazione, sancita anche dalla nostra Costituzione, penalizzando le attività esercitate dalla FMI e dagli altri utenti che abitualmente usano le strade bianche per scopi amatoriali, turistici, sociali, sportivi e venatori su un bacino di mezzo milione di utenti!

Conseguenze sull’attività sociale ed istituzionale della FMI
Verranno meno le condizioni che hanno portato al riconoscimento delle seguenti attività sociali:

– inserimento della FMI come organo della Protezione Civile per le operazioni di soccorso gestite con mezzi fuoristrada durante le ultime emergenze nazionali;
– sottoscrizione, non più tardi di due mesi fa, di un protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, la sicurezza stradale, la protezione civile, il primo soccorso alle popolazioni e la collaborazione per la realizzazione delle  attività istituzionali;
– sviluppo di corsi formativi sull’uso di mezzi fuoristrada e sulla guida a favore del personale dell’Arma con istruttori Federali.

Si evidenzia che il Ministro dello Sport, Luca Lotti e il Presidente del C.O.N.I. Giovanni Malagò hanno premiato la FMI per le attività di soccorso portate dai nostri volontari, coordinati dalla Protezione Civile, nelle zone del Centro Italia colpite dai terremoti e dalle distruttive nevicate. La FMI, per queste attività di pubblico interesse è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel tradizionale incontro e riconoscimento delle Federazioni del C.O.N.I.

Conseguenze sull’attività sportiva
Verranno vanificati i presupposti che hanno caratterizzato i 106 anni di storia dell’attività agonistica della FMI, nata nel 1911 e riconosciuta dal C.O.N.I. con una tradizione di grandi successi internazionali anche nel motociclismo fuoristrada e sulle viabilità a fondo naturale.
– 19 Titoli Mondiali individuali Enduro
– 36 Titoli Europei Enduro
– 24 titoli iridati per Squadre nazionali (Sei Giorni)
– Sei vittorie italiane alla Parigi-Dakar

I praticanti della FMI a cui verrebbe tolta l’opportunità di continuare questa tradizione sono i seguenti:
– 120.000 tesserati
– ·oltre 2.000 Moto Club sparsi su tutto il territorio nazionale
– 15.000 piloti agonistici

Va detto inoltre che l’attività amatoriale non agonistica eleva il numero degli utenti di motocicli da fuoristrada a numeri pari ad almeno il triplo di quelli sopra indicati!
Con queste modifiche si eliminerebbe la possibilità di avviare molti giovani allo sport e la FMI non avrebbe più la possibilità di organizzare gare, allenamenti o manifestazioni. In pratica sarebbe come togliere i campi di calcio, l’acqua dalle piscine o i campi da tennis ai praticanti!

Conseguenze sull’indotto industriale motociclistico
Secondo il WorldWide Forum 2 wheels, promosso da ANCMA- Confindustria, nel 2014 l’Italia si presenta come primo mercato Europeo come parco circolante, costituito da circa 9 milioni di mezzi, di cui produce circa 65.000 ciclomotori e 265.000 motocicli per un valore di 3.047 milioni di euro all’anno!
Inoltre l’Italia è terza nel mondo dopo Cina e Giappone come bilancia commerciale delle due ruote (moto e bici), con un saldo di 981 milioni di Euro, ed impiega a vario titolo in questo settore industriale circa 55.000 addetti.
Nel 2016 i dati del mercato sono in netta ripresa (immatricolazione pari al + 13,3%), confermando il trend positivo iniziato nel 2015. In particolare le moto hanno registrato un incremento del 21,6% confermato nel primo semestre 2017 con un ulteriore crescita del 7%.
Per sottolineare quanto sia importante il settore “fuoristrada”,  si evidenzia che la vendita dei caschi italiani da Cross-fuoristrada è aumentata del 37,1% .
Da questa analisi sono assenti i dati del comparto 4×4 auto, anch’esso interessato dalle limitazioni al transito, quindi le conseguenze effettive delle modifiche del codice saranno notevolmente più elevate.

Conseguenze ed impatti generali su altre attività
Gli accompagnatori turistici, le attività sportive, ricreative quali quelle venatorie, la pesca, la ricerca di funghi e tartufi, non potranno pertanto usufruire dei mezzi a motore per le loro attività sulle strade a fondo naturale;
Le discipline sportive outdoor (es. corse a piedi, mountain bike) perderanno il supporto dei mezzi a motore necessario a garantire l’attività in sicurezza;
Il territorio perderà il contributo derivante dalle attività di manutenzione effettuate gratuitamente sui sentieri e sulle mulattiere dai volontari con mezzi a motore;
Potrebbe aumentare il “far west” indiscriminato dell’uso dei motori sul territorio a causa dei divieti da parte di chi si sente vessato da tali modifiche, ingiustificate ed ingiustificabili.
Verrà attribuito il diritto esclusivo di percorrenza su tutti i sentieri e mulattiere al solo escursionismo pedonale, ciclistico ed equestre, ivi compreso sui percorsi interessanti le proprietà private senza il consenso dei proprietari;
I Comuni coinvolti dalla perdita dell’indotto turistico e sportivo delle attività outdoor in argomento, perderanno utenti sul loro territorio con minori opportunità di sviluppo.

 

Considerazioni
Le modifiche proposte favoriranno solo una minima parte della collettività ed escluderebbero dalla fruibilità pubblica del territorio il numero più significativo dei portatori di interessi diffusi coinvolti in modo diretto, stimabile in almeno mezzo milione di utenti, oltre a quello indiretto inquantificabile!
I principi generali che tutelano l’interesse generale stabiliscono che ogni limitazione dell’uso pubblico del territorio va sempre motivata e con prove concrete, allo stato attuale non dimostrate. Le modifiche riguarderebbero infatti tutta la rete italiana delle strade bianche dove le amministrazioni hanno introdotto un sistema di regolamentazione locale differente da quello proposto a livello nazionale con le modifiche del codice.
Le negoziazioni effettuate sul tema  in molte regioni quali l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Toscana ed altre dimostrano che la realtà dei fatti e il dialogo portano ad una fruizione comune del territorio, consapevole e produttiva per la comunità, perciò è essenziale che siano garantite le esigenze di tutti sulla base di un progetto condiviso per impedire le conseguenze e gli impatti illustrati ai punti precedenti.
La FMI pertanto è già al lavoro con la formazione di un Gruppo di lavoro Istituzionale che, attraverso un preciso e dettagliato programma di sensibilizzazione e dialogo con tutte le Autorità e le parti politiche interessate, miri alla modifica sostanziale delle modifiche al Codice della Strada.
Il nostro obiettivo è un progetto condiviso che vada a garantire le esigenze di tutti i cittadini, nel rispetto dei diritti e della vera tutela dell’ambiente.

Il Presidente FMI
Avv. Giovanni Copioli

Home Forum Agguato al fuoristrada, la FMI protesta

Visualizzazione 9 filoni di risposte
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    • #2158
      Mastic
      Amministratore del forum

      Sembra che fra gli emendamenti al Codice della Strada ne sia stato inserito uno a tradimento che -se passasse- pregiudicherebbe molto la possibilità di fare fuoristrada motociclistico.
      Ne dà notizia la FMI, con un comunicato che vi riporto

      Codice della Strada: neppure il tempo di gioire per la targa sostitutiva che arriva una preoccupante notizia per la percorribilità delle strade sterrate.
      La FMI pronta alla mobilitazione!

      Roma, 27/07/2017

      Una nuova battaglia ci vedrà schierati per combattere gli emendamenti al Codice della Strada che propongono le modifiche agli articoli 2 (comma3) e 3, in particolare al comma 48, dove si parla di concetto di strada e che da sempre ci contrappone nell’interpretazione di questi articoli.

      Si legge che la viabilità forestale “sentiero, mulattiera o tratturo: strada che per caratteristiche, dimensionali e tecniche, è destinata all’esclusivo passaggio di pedoni, velocipedi e animali, fatto salvo il transito occasionale di veicoli a motore e rimorchi di cui all’articolo 47, comma 2, per scopi connessi all’attività agro silvo pastorali autorizzate, di servizio, vigilanza, soccorso e protezione civile nonché ai fini dell’accesso al fondo e all’azienda degli aventi diritto“. In pratica una limitazione ed una definizione che appare illogica e legalmente, dal nostro punto di vista, anticostituzionale. Un’imposizione che la FMI non accetta, anzi è già partita al contrattacco con una forte opposizione direttamente in Commissione, che continueremo nelle opportune sedi istituzionali e non. Sarebbe infatti una limitazione intollerabile per le tante attività non solo motociclistiche, ma anche un principio sulla cui costituzionalità ci sono già sentenze che dicono il contrario.

      Il Presidente Copioli ha dichiarato: “Davvero sorprendente e inaccettabile questa modifica che vuole ridefinire il concetto di strada tenendo conto solo di una parte della popolazione, ledendo il diritto di percorrenza a che invece rispetta le regole e la legge. Siamo pronti a dare battaglia e lo faremo con l’aiuto di tutte quelle forze politiche ed istituzionali che ci hanno riconosciuto come parte attiva e meritevole della società civile. Ora più che mai dobbiamo dimostrare unità ad ogni livello per affrontare questo ennesimo tentativo di impedire la legittima pratica del motociclismo. Come abbiamo già fatto con successo in Emilia Romagna siamo pronti anche ad una mobilitazione nazionale. Certamente non molleremo, difenderemo con tutte le nostre forze, il diritto, la libertà di movimento e la pratica sportiva motorizzata”.

      Questa inattesa e sorprendente “tegola” fa ovviamente passare in secondo piano l’importante risultato ottenuto con la modifica al Codice della Strada che ci darà la possibilità di utilizzare la targa sostitutiva durante le competizioni. In sostanza, la legge ci permetterà di utilizzare una targa sostitutiva auto-prodotta, costituita da un pannello in PVC adesivo che riproduce il numero di immatricolazione del veicolo. “Tale pannello deve avere fondo giallo, che distingue la targa sostitutiva, con cifre e lettere nere che devono mantenere le caratteristiche dimensionali identiche alla targa che si sostituisce, garantendo la visibilità e la posizione richiesta dal regolamento per le targhe originali”.

      Un concreto passo in avanti che consentirà di risolvere i problemi di perdita o di danneggiamento che, come ben sappiamo portano molto spesso ad una onerosa re-immatricolazione della moto stessa. Un doveroso ringraziamento lo dobbiamo agli Onorevoli Roger De Menech e Marco Donati, firmatari dell’emendamento, oltre al Vice Ministro Riccardo Nencini che ha posto la fiducia del governo e che da sempre ci supporta nelle varie problematiche che giorno per giorno incontriamo; un ruolo importante lo ha avuto anche l’On. Giorgio Brandolin che durante i lavori in commissione ha sostenuto la nostra causa. Ora, non appena concluso l’iter legislativo, il provvedimento sarà definitivamente operativo.

      Il Presidente Copioli ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto sia come Presidente che come appassionato di fuoristrada. E’ stato introdotto un importante riconoscimento per chi pratica il fuoristrada e sento davvero di rivolgere il mio ringraziamento a tutte quelle personalità che hanno reso possibile il passaggio di questo emendamento. Adesso però siamo già concentrati sulla battaglia degli Articoli 2 e 3 e proseguirà il confronto istituzionale per il corretto utilizzo del territorio di tutte le categorie. Ci attendono dure battaglie ma siamo pronti a combatterle”.

      • Questo topic è stato modificato 6 anni, 1 mese fa da Mastic.
    • #2165
      Bobpezzadoo
      Partecipante

      è una regola mondiale, non solo italiana: a cercare di accontentare tutti non si accontenta nessuno. L’italia è maestra nel non sbilanciarsi mai.

      io personalmente sto per vendere una delle due moto trial per comprare una moto da motoalpinismo duro, cioè una via di mezzo tra una trial e una enduro tipo

      moto che rimangono sotto il quintale che non hanno la velocità di un enduro ma hanno capacità fuoristradistiche vicine al trial, in parole povere se uno non vuole trovarsi ai 100 all’ora su uno sterrato queste moto sono perfette, montano infatti gomme da trial.

      Però a fare il bandito non è nelle mie aspirazioni e se passasse una cosa del genere probabilmente mi terrei i miei trial e continuerei nei boschi intorno a casa che non passa mai nessuno

    • #2255
      Anonimo
      Inattivo

      Fatemi capire, ma l’eroica si potrà ancora percorrere in moto?

      • #2256
        Bobpezzadoo
        Partecipante

        e la monferraglia?

    • #2280
      Tiggy
      Partecipante

      In Grecia ho visto un pastore che governava le pecore in scooter: la soluzione è andare a fare enduro e trial portandosi un paio di pecore al seguito e, in caso di controlli, palesare le finalità agro silvo pastorali dell’uscita 🙂 🙂 🙂

      • #2287
        Mastic
        Amministratore del forum

        Grande!
        Altro che valigie laterali! Corro a sviluppare il progetto del portapecore!

    • #3024
      Mastic
      Amministratore del forum

      Il rischio purtroppo si fa concreto, se vedete l’articolo nell’home page, messo su poco fa. E bene fa la FMI ad alzare la voce.
      Sarebbe bene che tutti noi motociclisti ci facessimo sentire. Vediamo la FMI cosa vorrà organizzare in futuro per protestare e richiamare l’attenzione del mondo politico

    • #3025
      Lollo
      Partecipante

      Le solite cose all’italiana, Leggi proposte e fatte da incompetenti per accontentare ora una parte di elettorato e 5 minuti dopo il contrario di tutto per accontentare un’altra parte….E’ ovvio che l’uso improprio e scellerato delle mulattiere, come fossero piste da cross, non può che portare malcontento tra gli altri fruitori di quelle “strade”. Nel percorrere, per esempio, la ex ferrovia capranica-civitavecchia, utilizzata contemporaneamente da pedoni, ciclisti, cavalli e moto enduro, ho sempre notato (e personalmente adottato) un comportamento che fosse a tutela di tutti – limitando la velocità nell’approssimarsi delle curve cieche o degli altri utenti non motorizzati.
      La “strada” è di tutti e tutti vanno rispettati – nei dovuti modi – vietare l’utilizzo di alcune tipologie di “strade” a mezzi concepiti e venduti per un determinato scopo è semplicemente ASSURDO.

    • #3026
      Anonimo
      Inattivo

      E allora prendiamoci tutti un mezzo con targa agricola 😉

    • #3027
      Mastic
      Amministratore del forum

      Spesso ho posizioni impopolari fra i motociclisti, perché sono molto vicino alle idee verdi. Però questa è proprio una cazzata. Un cazzata folle voluta da un gruppo di parlamentari ignoranti. Come successe parecchi anni fa con la confisca della moto per determinate infrazioni (ve ne ricordate?). Provvedimenti scellerati che poi vengono cancellati, ma che nel frattempo fanno grossi danni.

      Servirebbe regolamentazione. Servirebbero controlli della Forestale sulle moto e sul comportamento di certi fuoristradisti.
      E’ vero che in un sistema democratico, con una rappresentanza così nutrita e variegata, è normale che emergano posizioni agli antipodi ed errori veri e propri che poi vengono corretti nella fase di gestazione del provvedimento. Per questo sono stati previsti così tanti passaggi e tante commissioni.
      Però è vero anche che abbiamo dei rappresentanti spesso molto impreparati. Faciloni nel loro ruolo di legislatori. Superficiali e pressapochisti.
      Adesso non ho visto l’avanzamento dei lavori. Se, comunque, in Commissione Trasporti verrà audito qualcuno serio che sappia tutelare bene i motociclisti, la cosa potrà rientrare. Altrimenti possiamo sempre sperare di arrivare a fine legislatura prima che facciano il Codice della Strada. Che non manca mica tanto eh (alla fine legislatura)

      • #3028
        Bobpezzadoo
        Partecipante

        se la memoria non è del tutto andata mi sembra di ricordare uno che voleva vietare l’uso stradale di moto di alta cilindrata visto che bastavano pochi cc per arrivare ai limiti su strada e autostrada

        alla fine ho preso la scorpa tride 290 due tempi, appena farà fresco la proverò, farò un piccolo pezzo su strada forte della mia assicurazione, dei miei fari, dei miei indicatori di direzione della marmitta omologata, poi toglierò la targa con portatarga a slitta e terrò come sempre un comportamento civile rispettando come sempre il paesaggio circostante.

        Se dovessi essere considerato un delinquente solo perchè ho un mezzo a motore, avrà poca importanza di come mi comporterò, essendo in multa già in partenza.

        (veramente mi comporterò sempre nella maniera più rispettosa possibile, ma in quanti saranno a comportarsi così?)

    • #3135
      Mastic
      Amministratore del forum

      E ora su questo argomento è arrivata anche la presa di posizione dell’Ancma. Ve ne do conto in home page.
      Purtroppo questo provvedimenti idioti a volte rischiano di essere come quelle palle che a bassa velocità passano indenni in mezzo a tanti piedi concitati di calciatori che vogliono fermarle e… finiscono a rete.
      Speriamo bene e diamo voce alla protesta contro questa cretinata!

      • #3136
        zio franco
        Partecipante

        Di quello che scrive l’ANCMA non si sentiva la mancanza,ci importa una mazza del giro d’affari delle moto fuoristrada,che poi nella vita reale sono solo un’infinitesima parte di chi veramente frequenta il fuoristrada
        Anche le armi muovono affari operatori ed addetti,allora viva la guerra ?

        Come al solito invece di regolamentare e delegare sul territorio,che varia da Aosta alle Murge,dal Trentino all’Etna,si vieta e basta,facendo incazzare anche i responsabili,eh si ci sono anche quelli tra gli angioletti,dell’intolleranza.

        Basta questo,impopolare o meno

        utilizzatori occasionali, che praticano l’attività fuoristrada in moto nel rispetto di tutti gli altri utilizzatori delle strade bianche”.

    • #3137
      Mastic
      Amministratore del forum

      Mah, io non darei un giudizio così negativo.
      Ognuno parla del suo. La FMI ha parlato di praticanti e di numeri dello sport, l’Ancma ha parlato di valori economici.
      Quanto alla regolamentazione, mi pare ce ne sia già a sufficienza. Magari un po’ più di controlli ci vorrebbero, ma persino la ex Forestale sta sulle strade dell’Appennino tosco-romagnolo invece che nei boschi.
      Controlli… per evitare i cretini, i rumorosi, quelli che passano sui campi o che spaventano il bestiame. Controlli per evitare i contadini danneggiati e arrabbiati, e per mettere in galera gli irresponsabili che tendono le trappole per i motociclisti.
      Cose difficili da fare, costose, servirebbe impegno, servirebbe una politica. E intanto qualcuno, credo uno sparuto gruppo di estremisti, che fanno affidamento sull’impreparazione e la superficialità dei loro colleghi parlamentari, fa passare una cretinata come questa. Che se diventasse legge (ce ne vuole ancora) sarebbe un gran danno. E verrebbe rivista nel giro di un po’ di tempo. Ho già citato la legge sulle confische della moto per chi, ad esempio, si grattava il naso mentre guidava, no? Non serve andare oltre.

      • #3138
        zio franco
        Partecipante

        Sai,molto fa il comportamento personale,se ci sono incivili lo rimarranno,anche per chi mette il filo di ferro ad altezza d’uomo nel bosco
        Anche tra chi va in bicicletta come fosse il padrone
        Non ci sono leggi che tengano con quei 20 che stanno ciucciando l’acqua da Bracciano per i campi di girasole e di granturco che nessuno raccoglierà mai dopo aver incassato gli incentivi europei. Troverai sempre chi lava il camper come sempre,non puoi controllare tutto,ci vorrebbero 60 milioni di controllori

        Delegare gli enti locali a discriminare chi dove e quando,io farei così,lasci off limit la domenica per le famiglie e liberalizzi il sabato nelle zone possibili

        Si è fatto per la caccia,per la pesca,per i funghi,le castagne….il casco obbligatorio ed il fumo nei cinema addirittura !

        Si può fare ma i numeri non dicono niente,sanno di lobbies
        Piuttosto un passaggio sulla ricerca di mezzi a basso impatto ambientale,alimentazioni alternative,gommature non impattanti.
        Questo sarebbe un goal !

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