La vacanza in moto perfetta in 5 punti

Che bella la vacanza in moto! La natura, i profumi, magari anche le mani della persona dietro che ci accarezzano mentre trotterelliamo, fra panorami bellissimi. Niente file, niente difficoltà di parcheggio. E la libertà di andare dove vogliamo. Occhio però a organizzare tutto al meglio, senza dimenticare nulla. Per non compromettere il quadro idilliaco appena disegnato

 

Ci siamo, l’estate è arrivata finalmente, e noi motociclisti programmiamo e organizziamo le vacanze. Ovviamente in moto, ognuno in direzione della sua fuga ideale.
Mare, montagna, località mondane e festaiole, località silenziose, strade dritte, strade piene di curve. L’importante è fuggire dalla routine. Meglio se in moto. Ma vanno bene anche gli scooter, piccoli o grandi che siano. L’importante è azzeccare il viaggio giusto.
Già, ma come si fa?
5 punti fondamentali, dai quali partire per impostare la vacanza in moto “giusta”!

 

Punto 1 – Scegliere un viaggio alla nostra portata

Che vacanza vogliamo? Mare? Montagna? Campagna? Itinerante o stanziale? Tenda o B&B? Da soli, in due, o in una compagnia più nutrita?
Se siamo in compagnia sarà fondamentale mettere in chiaro una serie di cose con la persona o le persone che vengono in viaggio con noi. Vi sembrerà strano, forse, ma in quel periodo sacro che chiamiamo vacanza, tendiamo a essere molto poco elastici su orari, budget, scelte sulle sistemazioni, itinerari e durata delle tappe.
Abbiamo aperto questo capitolo parlando di vacanza alla nostra portata. Il che significa anche che dobbiamo valutare il livello del nostro veicolo e delle persone che debbono viaggiare con noi. Le tappe lunghe con una hypersport, magari su asfalti molto rovinati o con tratti bianchi, sono tour de force. Senza contare che dobbiamo capire se il nostro mezzo è pronto a sopportare tanti chilometri con il peso, il caldo, le salite ripide e, magari, le code.
E noi? Ci sentiamo preparati alla guida? Siamo allenati e pronti ad andare in capo al mondo? O fino a oggi abbiamo sempre fatto pochi chilometri ed è meglio prevedere tappe non troppo lunghe e con adeguati tempi di recupero? In caso, se avete dubbi e siete ancora in tempo, mettetevi alla prova, voi e il passeggero/a, con 1-2 giorni di viaggio lungo.

 

Punto 2 – Preparare la moto (o lo scooter)

Fatevi un giro dal meccanico e dal gommista. E se state programmando un viaggio lungo e impegnativo, non pensateci troppo a spendere due soldi in più.
Il viaggio è di per sé un qualcosa che stressa molto il veicolo. Perché un conto è fare 500 chilometri in una settimana, a tappe brevi e senza carico, un conto è farli tutti assieme, magari in autostrada, con molto peso e il sole forte.
Lo stress per le gomme, ad esempio, è molto superiore. Ecco perché, se avete dei pneumatici così così, che forse sono in grado di fare ancora il viaggio, e che magari sono montati da qualche anno… sostituiteli!
Le raccomandazioni sono insomma, sempre le stesse. Fate fare un tagliando alla vostra moto, sostituendo tutto ciò che dà segni di usura. Gomme e freni prima di tutto. Fate controllare i liquidi. E fate fare un ripasso generale della bulloneria, per trovare dadi allentati, crepe o danneggiamenti. Anzi, in quest’ottica, lavatevi con calma la moto, passando tutti i punti. Vi aiuterà a controllarla tutta con metodo.
Inutile aggiungere che comandi, specchi e luci debbono essere perfettamente funzionanti. E valutate l’installazione di opportune dotazioni per il trasporto comodo e sicuro dei bagagli.

 

 

Pensate l’abbigliamento in funzione del meteo che potrete trovare!

Punto 3 – L’abbigliamento

Dipende da dove andiamo e con che veicolo.
Semplice e intuitivo, vero? Eppure basta dare un’occhiata in autostrada ai motociclisti che passano, per vedere gente in canottiera, scarpe aperte, con le mani nude, e caschi improbabili per il passeggero.

Breve predicozzo che già conoscete: l’abbigliamento tecnico serve perché ci si può far male anche scivolando da fermi. E un buon abbigliamento ripara anche dai colpi di calore come dal freddo e dall’acqua.

Insomma, vestire con i capi giusti vi fa anche guidare con maggiore comfort, il che va tutto a vantaggio di concentrazione e sicurezza.

La dotazione minima prevede dunque il casco, meglio se integrale o apribile. Giacca con paraschiena, guanti, pantaloni lunghi robusti, scarpe da moto.

 

 

Punto 4 – Il bagaglio

Si porta solo l’indispensabile! Facile a dirsi, difficile nella realtà.
Personalmente, fatta una checklist, inizio a mettere sul tavolo tutte le cose che penso di portare. Quando ci metto le borse vicino e inizio a riempirle… arrivano i guai. È qui che scatta la selezione più feroce. Perché quando hai finito ti ricordi che devi lasciare spazio anche per i souvenir che riporterai indietro. Non vuoi tornare a casa con il modellino della Tour Eiffel, se sei stato a Parigi? O con la bolla di vetro piena d’acqua il mulino e la neve che cade, se sei stato ad Amsterdam?

Tornando seri, un posto speciale nel bagagliaio debbono trovarlo gli abiti pesanti, nel caso in cui all’improvviso faccia freddo. E l’antipioggia. E non fate l’errore di pensare che dove andrete queste cose non possono servire. Personalmente ho preso la neve a luglio in Europa, e acqua a secchiate ad agosto in Calabria.
Non dimenticate gli adattatori elettrici, se andate in paesi dove si usano prese differenti dalle nostre. Infine, riposti in fondo a una borsa, mettete anche una minima dotazione di attrezzi e di ricambi. Lampadine, kit riparagomme, nastro e fil di ferro. E un kit di pronto soccorso a norma DIN 13167, obbligatorio tra l’altro in paesi come Austria e Germania.
Per stipare il bagaglio sulla moto, mettete le cose più pesanti in una borsa da serbatoio, o in una sacca in mezzo alle gambe, nel caso in cui viaggiate su uno scooter. Dietro potrete mettere le cose più voluminose, ma meno pesanti, in modo da non squilibrare troppo la moto, alleggerendo la ruota anteriore. Già, perché il carico dietro ha l’antipatica controindicazione di alleggerire l’anteriore, facilitando le impennate inaspettate (se avete i cavalli) e le perdite d’aderenza in curva o nelle frenate brusche.
Se possibile usate il baulone posteriore della moto, e se avete bisogno di spazio ulteriore, optate per le borse flosce da mettere a cavallo della sella. In commercio si trova veramente di tutto, di tutte le forme e capienze. Con una spesa che parte da circa 100 euro in su. Ma non fidatevi troppo dell’impermeabilità di queste attrezzature, e proteggete con buste di plastica le cose più importanti (soldi, documenti, telefoni, macchine fotografiche)!
Al momento di riempire le borse, mettete sempre dentro prima le cose che più difficilmente vi serviranno. Lasciate invece in superficie una felpa, l’antipioggia, il costume da bagno e l’asciugamano.
Prevedete una borsetta staccabile per le cose più importanti e di valore da portare con voi, nel caso dobbiate parcheggiare la moto carica per andare a fare un giro a piedi.

 

Punto 5 – L’approccio con la vacanza

Serve ricordare che in vacanza siamo deconcentrati e rallentati nei riflessi? Abbiamo staccato dopo un anno di lavoro, siamo con gli amici, con la nostra compagna/o, siamo lontani dai problemi (si spera). Mangiamo, beviamo, dormiamo e facciamo all’amore (si spera anche questo). Una serie di condizioni che sulla strada ci rendono meno reattivi.
In vacanza siamo più propensi agli errori, alla distrazione. E guidiamo su strade che non conosciamo. A volte in un traffico che ha dinamiche diverse da quelle usuali per noi.
Per questo in ferie è importante un approccio tranquillo e disimpegnato.
Niente tappe forzate, niente maratone, niente fatica e sofferenza. Niente velocità elevate. A volte basta una scivolata da quattro soldi, per costringere a interrompere la vacanza sognata.

Infine la burocrazia
Se uscite dall’Italia, date un’occhiata al nostro articolo sulle norme per guidare la moto nei differenti paesi del nostro Continente. Perché l’Europa unita delle normative di circolazione è lontana, e ogni paese ha le sue prescrizioni, che vanno conosciute e rispettate. Al di là del tasso alcolico, che va da 0,0 a 0,8 g/l, qualche esempio.
In Germania e Spagna chi guida con la prescrizione delle lenti deve obbligatoriamente portare con sé un occhiale o delle lenti di riserva. In Olanda, indipendentemente dalle regolamentazioni di altri paesi, per guidare una moto oltre i 50 cc bisogna avere compiuto i 18 anni d’età. Nella Repubblica Ceca chi guida deve avere un tasso alcolico pari a 0,0, e deve avere una dotazione di fusibili di ricambio.

Per leggere il pezzo cliccate QUI

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Rapida postilla presa dal Forum, che trovate in basso.

@bobpezzadoo sottolinea che: “Quello che non dice l’articolo è se si fa un viaggio molto lungo che parte (faccio un esempio da svizzera, germania, nord della francia portogallo fino all’algarve per poi rientrare lungo la costa mediterranea, la possibilità, una volta abbandonata la Galizia del nostro itinerario, di liberarsi degli indumenti più pesanti e antipioggia SPEDENDOLI con le poste a casa e liberando posto per eventuali souvenir e peso per guidare almeno una parte della vacanza più leggero.
Arguto Bob, grazie!

Home Forum La vacanza in moto in 5 punti

Visualizzazione 9 filoni di risposte
  • Autore
    Post
    • #2521
      Mastic
      Amministratore del forum

      Questa discussione, nata nel 2017, segue ora due articoli sul turismo.

      Il primo è “La vacanza in moto in 5 punti“, e racchiude una serie di consigli su come organizzare la propria vacanza in moto.

      Il secondo è “Viaggiare in moto in Europa“, e comprende le schede paese per paese delle prescrizioni nazionali per guidare la moto

      Ovviamente ogni vostro contributo sarà benvenuto!

    • #2538
      Tomas84
      Partecipante

      Bellissimo pezzo e ottimi consigli. A questi aggiungo anche il consiglio di portare con se un po di liquidi belli freschi (solitamente metto una bottiglia d’acqua in freezer il giorno prima del viaggio) e di tenersi idratati il piu possibile. A volte in moto non ci si accorge che la disidratazione avanza…
      Buone vacanze!

    • #2539
      claiot
      Partecipante

      Credo che manchi un prerequisito: i/le compagni/compagne di viaggio.
      Perché viaggiare in moto significa, inevitabilmente, dover subire una privazione delle proprie comodità, incluso lo spazio dove mettere le cose proprie, la protezione dalle intemperie, una posizione più riposante, ecc.
      Cose che non tutti sono disposti ad accettare e dunque è bene chiarire queste cose prima di partire, perché dopo, viaggiare assieme a persone maldisposte rovina tutto il piacere del viaggio.

      • #2564
        Mastic
        Amministratore del forum

        Corretto.
        Pensavo di aver lasciato trasparire questo senso. Bene che tu abbia chiarito meglio.

        Il viaggio in moto, magari anche in tenda, soprattutto nel periodo di ferragosto, quando c’è casino e arrivano pure i temporali, non è il massimo se non se ne ha voglia.
        Però non diciamogli tutto subito, se no in vacanza non ci vengono con noi! 😀

    • #2585
      calus
      Moderatore

      Ecco un buon articolo.
      Io di vacanze fuori portaun po ne ho fatte, e onestamente, con tutto l’impegno che posso metterci, il setting ideale ancora non ce l’ho.
      Una cosa pero’l’ho imparata…niente edonismo, ci si deve ricordare che un mototurista emana cattivi odori e non e’ di solito propenso a fare tardi la sera per locali.
      Ergo..rispetto ai primi viaggi europei l’ultimo prevedeva la meta’dei bagagli! Inizialmente portavo catenoni, teli coprimoto, mutande a non finire, scarpe, jeans..CAMICE…affanculo.
      Per 5000 km e due settimane in giro per il continente (fuori da EU si va ancora piu frugali): due mutande un jeans tecnico e due tshirt,un extra paio di scarpe e flipflops il kit di riparazione gomme, etilometro, un litro e mezzo di acqua o gatorade, GPS e cartine tanto per avercele e controllare la sera. State a posto, se siete bravi una borsa dietro, uno zainetto due kg e una borsa sul serbatoio vi bastano.
      La tenda non mi interessa piu (a meno di andarmene in Scandinavia o Islanda). Gli AirBnB costano poco e garantiscono ricovero e socializzazione in abbondanza.
      Da soli o con passeggero..vi auguro di cuore da soli, ma se avete la voglia matta di torturarvi (voi e l’assetto della vostra moto) con qualcuno dietro, accomodatevi pure.
      Da soli o con compagni di viaggio? Forse con il migliore amico, nessuno raccattato per strada per le ‘emergenze’..in moto in giro per settimane vale davvero il motto..meglio soli che male accompagnati!
      Citando un noto mototurista con quasi un milione di km sulle spalle :” se succede qualcosa di grave, anche in due non lo si risolve; se quel qualcosa non e’grave, posso risolverlo da solo”. Inoltre la bellezza e le totale immersione che un viaggio in solitaria emana e’una esperienza a se stante. Consigliata.

      Niente tappe forzate, niente maratone, niente fatica e sofferenza. Niente velocità elevate. IL buon Mastic ha ragione, ma le maratone, ahime spesso non desiderate, non si riescono ad evitare sempre. Ma danno quel po’ di pepe, che alla fine ci sta, entro certi limiti.
      Sulla scelta della moto. Anche qui niente formalismi, quella che vi piace al momento e con cui volete riverdervi in foto vent’anni piu tardi.
      Personalmente mi dimentichero’ senza rimpanti la relativa comodita’ del manubrio rialzato montato sul 1100XX e prontamente tolto quest’anno per un ritorno ai seminmanubri e tanta voglia di testarli magari in Spagna o Portogallo.

      Tutto relativo, forse il consiglio nr 1 e’ counque quello di non essere troppo celebrali e comunque partire se si vuole, e mai ‘non partire perche non era tutto pronto’.

      Saluti

      • #2593
        Mastic
        Amministratore del forum

        L’unica cosa su cui non sono d’accordo è che non ti piace andare in due. A me la vacanza in due piace assai. Certo, se dietro ci sale una rompipalle è meglio andare da soli. Ma la vacanza è un qualcosa che mi piace molto condividere.
        Anche guidare a cannone con il passeggero dietro è una figata; se il passeggero capisce le poche regole basilari della cosa e si diverte senza avere paura

    • #3125
      Mastic
      Amministratore del forum

      Ho appena aggiunto in coda all’articolo una interessantissima e completa lista delle prescrizioni paese per paese che la FEMA, la Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche, ha diffuso un paio d’ore fa.
      Ve la segnalo anche qui: https://goo.gl/gXE4sf

      • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 3 mesi fa da Mastic.
      • #3151
        zebratre
        Partecipante

        grazie, davvero utile e completo!

    • #3150
      calus
      Moderatore

      In Germania: It is compulsory for glasses or contact lens wearers to carry spare glasses.

      Mai saputa sta norma, buono a sapersi.
      Ridicolo in molti paesei il divieto di divincolarsi nel traffico; ma allora chi la usa per andare a lavoro cosa la compra a fare una dueruote ? Per farsi ammazzare dalle auto e prendere acqua?

      bha..

    • #9653
      multistrangola
      Partecipante

      una cosa la aggiungerei…le doppie chiavi della moto per me sono importantissime, specie conle moto moderne con gli immobilizer…

    • #9660
      viperello
      Partecipante

      concordo sulle doppie chiavi.
      o quelle, o qualcuno ben attrezzato vicino 😉

    • #9768
      Dolfy
      Partecipante

      Tornato lunedì dalla Sardegna, purtroppo una sola settimana. Sempre con la moglie già a inizio Giugno siamo stati 4 giorni intorno a Siena, a noi la vacanza in moto, sia in Italia che in Europa piace, ci rilassa e ci porta a vedere città e posti che sinceramente in auto non avrei voglia di raggiungere. Rigorosamente in due si dorme nei B&B o negli alberghetti che si trovano giorno per giorno.
      Acqua antipioggia macchina fotografica. E prudenza.

      Lamps

      Il Dolfy

    • #18245
      Bobpezzadoo
      Partecipante

      Cose che fondamentale più o meno conosciamo già, ma che troppo spesso disattendiamo….. uno su tutti: il bagaglio.. In moto o in scooter succede sempre la stessa cosa…. più borse si hanno e più cose ci mettiamo dentro… prevedere solo due borse laterali flosce per partire fa si che si abbia lo stretto necessario ma anche all’occorrenza comprare uno zaino o una borsa da fissare con il ragno al serbatoio o al posto del passeggero. Quello che non dice l’articolo è se si fa un viaggio molto lungo che parte (faccio un esempio da svizzera, germania, nord della francia portogallo fino all’algarve per poi rientrare lungo la costa mediterranea, la possibilità, una volta abbandonata la Galizia del nostro itinerario, di liberarsi degli indumenti più pesanti e antipioggia SPEDENDOLI con le poste a casa e liberando posto per eventuali souvenir e peso per guidare almeno una parte della vacanza più leggero.

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