Lorenzo non corre più
Jorge Lorenzo ha annunciato oggi il ritiro, alla vigilia dell’ultimo gran premio del 2019. Cinque volte iridato, tre in MotoGP, chiude una carriera strepitosa dopo una stagione difficile con la Honda e un incidente che gli ha fatto rischiare la paralisi
E così Lorenzo ha detto basta.
Non me lo aspettavo. Non conosco Jorge, l’ho intervistato una sola volta, diversi anni fa. Lo trovai simpatico e disponibile. Ma non conosco l’uomo, e non posso giudicarlo.
Conosco il pilota per averlo visto guidare, e mi è sempre piaciuto tantissimo. Un fuoriclasse puro. Un pilota iperpreciso, che calcola ogni cosa e fa funzionare tutto come un orologio svizzero.
Ho amato tantissimo vederlo guidare, e passavo il tempo a chiedermi come facesse a essere così veloce mantenendo la moto così stabile.
Se ne va un grande personaggio carismatico, che ha diviso gli appassionati fra i tanti ai quali stava antipatico (ma nessuno lo conosce, quindi come fanno a dire che è antipatico???) e i pochi come il sottoscritto che lo apprezzavano tantissimo.
Ha saputo resistere alla pressione di vivere nel box con un duro come il Valentino Rossi dei tempi buoni, ha battuto Marquez in MotoGP, ha vinto la sfida con la Ducati, dimostrando che facendo le cose a modo suo lui era in grado di vincere con quella moto.
Sarebbe stato bello non si fosse lasciato con la casa di Borgo Panigale, e quest’anno avremmo assistito a ben altre gare. Sarebbe stato bello non avesse un compagno di squadra tanto ingombrante e vincente quanto Marquez. Che oggi può dire più o meno a ragione di aver fatto smettere Lorenzo.
Sarebbe stato bello
che Jorge non mettesse la parola fine, ma che cercasse un’altra
sella.
Però, forse, ha ragione lui. È stato un campione
veramente al vertice, e oggi sarebbe impossibile tornare a ripetere i
successi di una volta. Anzi, fra un anno, visto che la Honda
difficilmente lo avrebbe lasciato libero di tornare a essere
pericoloso risalendo su una moto a lui più congeniale.
La sala stampa oggi gli ha tributato una standing ovation. Ma da lunedì prossimo Jorge Lorenzo sarà un pilota del passato. Anche quelli che lo hanno apprezzato non penseranno più a lui. E inizieranno a interessarsi di qualcun altro. A cominciare da Johann Zarco e da Fabio Quartararo.
Però è un peccato.





- Questo topic ha 24 risposte, 9 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 anni, 6 mesi fa da
sec.
- AutorePost
- giovedì, 14 Novembre, 2019 alle 18:15 #16082
- giovedì, 14 Novembre, 2019 alle 18:30 #16084
zio franco
PartecipanteMi spiace per lui che non ha più voglia di “scalare la montagna”,parole sue,e mi spiace per il nostro sport che perde uno dei personaggi più professionali e capaci dell’ultimo decennio ed oltre
Dopo Stoner,Pedrosa e adesso Lorenzo si riduce l’epoca dei “fantastici 4” come all’epoca dei Schwantz,Rayney,Roberts,Lawson ecc,finisce un’era
Non so riconoscere la simpatia o l’antipatia in lui,riconosco che ha dato tanto,anche le ossa,ed ha ricevuto tanto,gli posso solo augurare buona vita e non dubito che lo sarà
E’ un brutto giorno per lo sport quando uno sportivo si ritira anzitempo,qualsiasi sia la ragione gli deve essere costato caro
Vedevo la foto del podio di Estoril 2008 e la classifica dice che di quei 20 di allora ne rimane attivo solo uno,segno che si bruciano sempre più in fretta,e non sempre per guai fisici,la testa dura di meno del corpo
Buena suerte Jorge
- giovedì, 14 Novembre, 2019 alle 18:36 #16085
Anto
ModeratoreSi effettivamente piloti giovani che abbandonano negli anni verdi la loro carriera, non può che far pensare a qualcos’altro che va oltre la loro scelta.
Diciamo che ultimamente non gli girava tanto bene, troppo sfortunato, meno combattivo del solito, che la troppa pressione e un certo ambiente della moto GP non lo abbia demotivato?
Buonana fortuna Jorge
- giovedì, 14 Novembre, 2019 alle 21:03 #16086
Bobpezzadoo
PartecipanteSi è ritirato il pilota sbagliato
Troppo presto perchè aveva ancora molto da dare, su una 4 in linea poteva ancora infastidire Marquez e ricordo che è l’unico che lo ha battuto nel 2015.
A me dispiace enormemente, c’è da fare una osservazione: Stoner, Pedrosa e Lorenzo, piloti che non erano davvero a fine carriera che però hanno mollato quando erano su una Honda…
Sul web impazza il totodimissioni del prossimo, a questo punto dico Crutchlow…
Un 5 campione del mondo quando lascia impoverisce tutto il circus.
Sempre forza Jorge
- venerdì, 15 Novembre, 2019 alle 09:20 #16087
lukethebike
ModeratoreJorge Lorenzo è un Pilota che con estrema determinazione ha allenato il suo talento per vincere.
Ha lavorato molto mentalmente e fisicamente con lo scopo di concentrarsi fortemente sull’applicazione delle tecniche di guida che più di tutte sfruttino le leggi fisiche che fanno andare veloce una moto da gran premio.
Per questo motivo è stato molto amato dagli ingegneri che hanno lavorato con lui. Dall’Igna in primis.Questa sua grande dote è stata però anche un suo limite: ovvero andare in crisi quando qualcosa non andava nella moto oppure nel suo fisico. Vedi gli infortuni.
Jorge ha già dimostrato di sapersi rialzare dai periodi difficili. Lo ha fatto anche con Ducati quando però la decisione di cederlo era già stata presa.
Con la Honda, tra l’attesa ennesima rinascita e l’effettivo successo ci si sono messi infortuni che hanno minato la sua fiducia per un completo recupero. Lui sa che per attuare le sue strategie deve essere appostissimo innanzitutto fisicamente, altrimenti non riesce più a rendere al 100%.
Ha capito che le fratture alle vertebre lo avrebbero per sempre condizionato, ed ha messo in atto con lucida convinzione il suo pensiero come già detto sua croce e delizia.E’ stato un esempio di guida meraviglioso per chi sa apprezzare la tecnica che si cela dietro una GP ed i parametri che la governano.
Sono anche convinto che qualora gli ultimi infortuni fisici spariscano dalla sua mente, troverà ancora la motivazione per ricominciare.
Nell’era moderna ha battuto tutti i più forti: Rossi, Stoner, Marquez.
5 Titoli mondiali.
Trattasi di Campione.
Comunque la si pensi fa parte della storia del nostro sport.Chapeau.
- venerdì, 15 Novembre, 2019 alle 10:16 #16090
giannic
PartecipanteMi spiace molto, perche’ si e’bruciato con la Honda, perche’ doveva rimanere in Ducati e non e’ stato fatto abbastanza (ne da lui ne dagli altri) affinche’ potesse restare.
Ha forse sbagliato pensando di saltare sulla moto che e’ agli antipodi per il suo stile di guida, quando l’eta e gli infortuni accumulati non permettono piu’ cambi radicali.
Peccato sul serio, poteva avere moltissimo da dire, e resta l’amaro in bocca.
Ho detto delle ovvieta’, ovviamente.E adesso largo alle nuove leve, monomarca ed elettroassistite…
Il prossimo e’ Dovi, e forse Crutchlow..Valentino, invece, li sottera tutti! - venerdì, 15 Novembre, 2019 alle 11:10 #16091
Mastic
Amministratore del forumL’amico Gianluca Piperno, che conoscete come Piper e che avete incontrato a Fara San Martino quest’anno (avete presente quello che è partito da Roma, venuto a cena e poi tornato a Roma, ovviamente in moto?) conosce molto bene la testa dei piloti. E mi ha molto colpito un commento che ha scritto sulla pagina Facebook di Netbikersitalia; tanto che glielo copio/incollo qui.
Credo che per giudicare, meglio sarebbe dire parlare, di un pilota, si debba ragionare in maniera differente da come si fa di solito.
Un pilota non si ritira per paura, non quella che intendiamo noi perlomeno.
Se ne va perché non sente più stimoli, perché non vede più margini di miglioramento, perché non va più come vorrebbe lui.
Un pilota è in costante competizione prima di tutti con se stesso, i decimi sono quasi sempre nella sua testa.
Un ritiro avviene spesso senza i tutti i romanticismi che gli attribuiamo noi; dice basta semplicemente perché lui sente di non poter più aspirare al suo massimo possibile, e questo può avvenire per una serie infinita di motivi.
Ognuno poi ha la propria consapevolezza, i propri tempi e relativa percezione del sé.
Mi è capitato di trovarmi in circuito alla guida di auto in mezzo a bagarre di ex campioni.
Paura dite? Si prendevano a sportellate anche da sessantenni, formavano staccate, pattinavano sulle quattro ruote, smadonnavano per un assetto, facevano notte nei box con i meccanici.
Perché un pilota rimane tale pure se fa la corsa fra sedie a rotelle nel reparto di geriatria e gli brucia pure arrivare secondo alla cassa mentre guida il carrello della spesa.
Ve lo posso assicurare.Ecco, Gianluca ha ragione al 1000×1000. Ho letto su Lorenzo che è un fifone, che non gli regge più la pompa, che quando l’asfalto è bagnato lui ha paura. La paura per un pilota è una cosa diversa. È una consapevolezza razionale che resta relegata in un angolo del cervello, chiusa a chiave dietro una porta.
Qualche volta viene la paura, e allora è il momento di smettere. Ma più spesso quella paura non viene mai. Il pilota è pilota per sempre. Lo scorso anno Lorenzo ha infilato Marquez a moto di traverso in Austria nell’ultima curva che immette sul traguardo. Io ci sono stato su quella pista, e quella curva fa una paura della Madonna. Non venitemi a raccontare che Lorenzo è un fifone. - venerdì, 15 Novembre, 2019 alle 11:52 #16092
Anto
ModeratoreE’ anche l’ambiente che si starà facendo pesante credo, sento diversi malcontenti anche da chi segue le gare da sempre come appassionato, non solo chi è addetto ai lavori
- venerdì, 15 Novembre, 2019 alle 12:28 #16093
zio franco
Partecipantesento diversi malcontenti anche da chi segue le gare da sempre come appassionato
Infatti,parlo per me,è così,vuoi perchè i piloti sono sempre più fragili mentalmente ma costruiti fisicamente,miscela esplosiva se mal gestita in un ambiente sempre più votato allo spettacolo circense che allo sport tecnologico
Forse ne è la causa,forse ne è l’effettoCi sono stati momenti emblematici nell’ultimo decennio,iniziati con Stoner ad esempio,schifato dall’ambiente tanto da risentirne fisicamente,e ci hanno marciato vilmente in tanti,troppi,tutti
Di Spies ci siamo dimenticati,cacciato da Yamaha
Proseguendo con Pedrosa e finendo adesso con LorenzoSi è vero che la motoGP lascia il segno anche fisicamente,penso però ad un Capirossi,che forse conosciamo bene tutti,uno della generazione precedente,pensate forse che si sarebbe potuto trovare nei panni di uno di quelli di cui sopra ? Non credo
Pensiamo forse che Spies o Stoner fosse vissuto ai tempi di Rainey e Roberts sarebbe andato a pescare ? Non credoLa corsa vera adesso è più a bruciare gli uomini che la benzina,l’intervista a Domenicali che sottolinea il fatto che si faccia campagna acquisti un anno e mezzo prima è evidente,a firenze si dice “mangiare l’uovo in culo alla gallina”
Show must go one,ecco il malcontento da una parte e invece la tendenza dall’altra- venerdì, 15 Novembre, 2019 alle 12:49 #16094
Mastic
Amministratore del forumeat the egg in the ass of the hen
suona bene anche in inglese!Non è un caso Zio che quello più longevo sia anche quello che si diverte di più e sente meno la pressione.
Credo che il problema grosso sia stato far diminuire la componente ludica per i piloti, oggi molto carichi di responsabilità. Girano tanti soldi, e quando sali su una moto con le insegne di una casa, sai che dipenderà da te se quella casa, quel team e quegli sponsor faranno bella figura e avranno visibilità.
I tempi sul giro sono scesi, i cavalli sono aumentati; nel mondo i piloti in grado di portare al limite quelle moto sono pochissimi (oggi Crutchlow ha detto che la NSR 500 di Lawson non va molto forte…); però forse era meglio quando i campioni erano una manciata di ragazzotti scapestrati che si divertivano
- venerdì, 15 Novembre, 2019 alle 18:55 #16109
Stefano.gr
PartecipanteDispiace vedere un campione abbandonare , eppure dopo il Mugello dello scorso anno , dove è uscito il Lorenzo degli anni buoni , non ci posso credere ai risultati di quest’anno.
Nonostante la Ducati non gli abbia portato fortuna , ma almeno in quella gara ha dimostrato che i 5 titoli non li ha vinti per caso.
Questa Honda e la presenza Marquez , insieme agli infortuni , l’hanno distrutto.
Auguri Jorge , goditi la pensione !!!
- sabato, 16 Novembre, 2019 alle 18:54 #16116
Fuzz
PartecipanteMi mancherà il suo modo di guidare perfetto, era un pennellature di traiettorie…di quelli che sembrano non andare forte, poi vedi il cronometro e ti casca la bazza 🙂
Il mondiale perde un campione, giovane che ancora poteva dare tanto, peccato.
Buona vita Jorge. - sabato, 16 Novembre, 2019 alle 20:06 #16117
Mastic
Amministratore del forumIntanto alla HRC stanno incredibilmente pensando ad Alex Marquez per sostituirlo.
A me sembra una cazzata. Marc lo trita Alex, con in più l’implicazione del legame affettivo molto forte che c’è fra i due. Un qualcosa che nel team può scatenare dinamiche inaspettate. Fossi in Puig mi terrei lontano da questo casino e prenderei Zarco.
Che è un po’ troppo sbruffone. Oggi ha detto che la Ducati Avintia non è alla sua altezza. Ué, ma chi ti credi di essere???
Faceva una figura migliore a stare zitto. Forse se la sente troppo calda - lunedì, 18 Novembre, 2019 alle 10:09 #16118
zio franco
PartecipanteL’immagine che è rimasta più impressa
“Pensa non ci avessi provato” la commenterei
Uno solo non c’era,incommentabile come sempre
- lunedì, 18 Novembre, 2019 alle 11:16 #16119
Mastic
Amministratore del forumLa cosa che mi ha colpito di più è la frase finale: “tagliato il traguardo mi sono sentito finalmente libero”.
Al netto degli uffici stampa e delle manfrine orchestrate, Lorenzo ha detto una cosa di grande profondità. Un sentimento che ho provato anche io in altre situazioni. E’ un sentimento potente, che ti dà la misura di quanto sia giusta la cosa che hai fatto.
Purtroppo ho idea che sia anche lo stesso sentimento che spinge a non voltarsi più indietro. Lorenzo ha le palle piene. Infatti si è preso un biglietto di sola andata per Bali. Gli altri domani provano. Sudano, soffrono, magari sbatteranno il naso per terra. Saranno felici di trovare una moto nuova competitiva. O saranno disperati e affronteranno l’inverno con la paura di trovarsi a fare le comparse in sella a una moto che non va o con la quale non si trovano.
Gli altri non hanno finito ieri, perché domani dovranno ancora lavorare. Lavorare perché la MotoGP non è un gioco per ricchi, ma un bellissimo e durissimo lavoro che ti stressa da matti.
Lui no. Lui è ricco, si è preso le sue soddisfazioni, e ora non ha più bisogno di pensare a tutto ciò. È giovane, sta bene e ha i soldi (tanti). Lui ha preso un biglietto di sola andata per Bali.
Fa sorridere un po’ amaramente noi che viaggiamo con Ryanair e cerchiamo le combinazioni migliori dei biglietti per fare un’andata e ritorno conveniente. Lorenzo no, del ritorno non si preoccupa. Dice che se si troverà bene a Bali potrebbe fermarcisi anche qualche settimana.
Non sembrava, ma il suo è un vaffanculo come quello di Stoner. E se posso ironicamente aggiungere qualcosa stuzzicando un po’ @zio-franco, anche un vaffanculo alla faccia dell’unico che non c’era alla sua conferenza stampa, quello che a 40 anni suonati non ha ancora trovato il coraggio di cambiare, per impiegare la sua vita in un modo diverso e prendersi la libertà di e il lusso di fare altre cose.
E qui penso a Rosberg, e a una bellissima sua intervista letta all’indomani del suo ritiro: la vita è una, ora le corse le ho fatte, campione del mondo ci sono diventato, ora non ho altro tempo per le corse. Devo fare altro. Ci sono altre priorità. Scusate, vado a occuparmene prima che il tempo passi.
Bravo Lorenzo. - lunedì, 18 Novembre, 2019 alle 12:22 #16120
Anto
ModeratoreA Bali fanno un’ottima insalata di liso patate e cozze,
- lunedì, 18 Novembre, 2019 alle 14:20 #16125
giannic
PartecipanteLa foto e il momento con Dall’Igna mi ha commosso. Una cosa cosi poco moderna ma romantica e umana allo stesso tempo. Un ragazzo (perche’ tale e’ ancora) che dopo essersi fracassato in una stagione come noi forse in una vita su due ruote, ha detto che non gli va piu’, e proprio a colui che gli e’stato accanto nel periodo durissimo in Ducati e che di sicuro ha bestemmiato quando le strade si sono separate.
Gigi doveva riabbracciarlo in quel momento? L’aveva gia fatto tanto dopo la conferenza stampa…ma per me si, doveva farlo, davanti ai meccanici e agli spettatori, e con la casacca rossa addosso.Le cose belle delle corse. Buona lunghissima vacanza, Jorge!
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giannic.
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- lunedì, 18 Novembre, 2019 alle 14:25 #16127
zio franco
Partecipantedoveva farlo, davanti ai meccanici e agli spettatori, e con la casacca rossa addosso.
Le cose belle delle corse.
Grande Gianni,una perla !
- martedì, 19 Novembre, 2019 alle 10:37 #16137
Mastic
Amministratore del forumL’addio di Lorenzo (che probabilmente non era inatteso nel team HRC) ha movimentato un po’ le cose.
Sembrava fatta per Zarco, spinto dall’organizzatore del GP di Francia che faceva pressioni direttamente su Ezpeleta. Però Zarco è stato un po’ troppo “normale” in sella alla moto del team LCR. E forse anche un po’ supponente. Se la sentiva troppo calda.Poi ci si è messo Marquez (Marc), il pilota al quale tutte le case stenderebbero il tappeto rosso. La corte vera gliela starebbe facendo la Ducati, che può anche spendere. Siccome Marc è un furbacchione, sembra che alla Honda abbia detto: “ci penso, ma certo che se mi faceste trovare mio fratello in squadra sarebbe assai bello, e io resterei a correre con lui”.
Il virgolettato l’ho inventato io, ma si racconta che sia andata così. E anche l’Excusatio non petita i Puig ieri sera, quando ha detto che Marc non ha messo bocca nella scelta del secondo pilota sembra proprio essere la più classica delle Accusatio manifestae.Però… c’è un però. A Marc il contratto scade a fine 2020. E la Honda si è fatta prendere per il collo dal suo pupillo dorato che vincerebbe anche se corresse con l’Africa Twin. Però ad Alex il contratto gliel’ha fatto annuale.
E fa sorridere Puig che dice di averglielo fatto annuale per allinearlo a quello di tutti gli altri piloti.
Col cavolo Albè!
Potevi esserti tolto un pensiero e doverne rinnovare solo uno il prossimo anno (rischiando ovviamente che Alex si riveli lento con la GP). Però sembra proprio che la Honda a questo punto, preso Alex, voglia battere cassa con Marc. Quindi, si rinnova Alex se va bene e se Marc rinnova con Honda. Altrimenti a fine 2020 se ne potrebbero andare insieme.Fantasie inventate a tavolino? Fate voi.
Però, già che siamo in tema di fantasie, il prossimo anno Marc lotterà di nuovo per il titolo. Alex secondo me arriverà 7-8° nel mondiale. E se Marc se ne andrò alla Ducati sarebbe interessante che lo seguisse. No, questa è proprio fantascienza da forum, stavo scherzando 😀
- mercoledì, 20 Novembre, 2019 alle 10:51 #16166
sec
PartecipanteBeh… provo ad andare un po’ controcorrente 😀
Io sono uno di quelli a cui Lorenzo non sta esattamente simpaticissimo. Ok, guida bene, ma da un punto di vista puramente tecnico non riesco a metterlo sullo stesso piano di un Marquez, Stoner… ma si, lo dico, anche Rossi.
Da una parte ci sono i titoli vinti e qui non ci piove. Ma i titoli sono piu’ che altro frutto di una volonta’ forte, obbiettivi chiari ed anche una quantita’ di fortuna non indifferente: devi trovarti al posto giusto nel momento giusto e tutti i tasselli devono andare al proprio posto. Costruirsi una carriera ‘perfetta’ o giu’ di li a cominciare dai primi passi ti apre certe porte, ma molto ancora rimane al caso, che qualche volta funziona a tuo favore ed altre no.
Dall’ altra parte ci sono delle mancanze evidenti. Poca abilita’ sul corpo a corpo, delle prestazioni opache in condizioni tecnico-ambientali non ideali, poca abilita’ a girare attorno ai problemi. Gente tipo Marquez o Stoner danno l’ impressione di poter vincere anche sull’ Africa Twin, tanto per citare il capo. Non se ne importano se la moto non gira, non ha potenza e via dicendo, una maniera per star davanti la trovano sempre. Schwantz! Lui correva – forse – su una caffettiera ma le sue gare le ha vinte eccome…
Lorenzo no, se le cose non girano come vuole, si perde… e si perde di brutto. Ci sta un anno opaco, ma quello che ci ha fatto vedere quest’ anno trascende il concetto di opaco. Con tutte le attenuanti del caso, non puo’ non sminuire la percezione che si ha della sua carriera. Gia’ dalla Ducati ne era uscito malino, nonostante la manciata di vittorie.
Se poi aggiungiamo all’ equazione anche il caratterino che si ritrova… ‘sono un campione’, “io e Marc siamo il ‘dream team'”… insomma, in Ducati Dovizioso lo ha bastonato per bene e non vale semplicemente basarsi sulla considerazione che Dovizioso aveva piu’ esperienza su quella moto: SE sei un ‘campione’, non puoi tirarlo fuori quell’ argomento li. Stoner sali’ sulla Honda “di Pedrosa” e lo fece subito a pezzi. E Pedrosa non era un fesso qualsiasi.
Insomma, anche quando vinceva non mi sono mai piaciute le scenette, i commenti, Lorenzo’s land e via dicendo. Poi, a piloti come lui preferiro’ sempre quelli piu’ ‘creativi’, che girano attorno ai problemi, anche piu’ ‘sporchi’ (parlo di tecnica), che hanno piu’ di un modo per andare forte, che si inventano una linea impossibile per passare davanti (la sverniciata che si prese da Stoner a Laguna Seca nel 2011? Ricordate?). A me non importa dell’ albo d’ oro, se guardo una gara mi devo divertire. Benvengano gli Haga, Bayliss, Marquez etc.
Ecco, Bayliss. Passiamo al lato umano, perche’ poi ci sono i piloti che sono apprezzati anche per come si comportano senza casco, per come vivono il paddock o un semplice microfono. Che si fanno anche una risata e lo fanno vedere. BigJosh (ricordate?) diceva che nelle gare c’e’ chi arriva primo, secondo etc. Poi c’e’ chi vince… e Bayliss vince SEMPRE! Poi Hayden, Crutchlow, un Edwards in versione cazzaro….
Insomma, Lorenzo. Gran pilota, ha tutto il mio rispetto per i risultati e tutta la mia comprensione per le botte che ha preso, sopratutto quelle recenti (sulle ultimissime – a dirla tutta – qualche responsabilita’ ce l’ ha pure lui stesso). Buon timing per il ritiro (fine 2018 sarebbe stato perfetto… col senno di poi). Buone vacanze a Bali, la motogp va avanti. Tanto abbiamo Zarco, che a lingua credo si possa mettere alla pari gia’ da subito 😀
.. ma ce l’ abbiamo Zarco? Si vedra’!Ah.. capo! Sul fatto che la Motogp sia un lavoro cosi’ ‘duro’ avrei qualcosa da ridire. Ambiente un po’ tossico forse si… ma qui dentro non credo ci sia qualcuno tra noi che non lo farebbe gratis (con risultati pessimi, ovvio, ma vuoi mettere che goduria?:D ). Insomma, ‘sti piloti li vedo stressati solo per egotismo e peculiarieta’ caratteriali, non certo per eccessivo carico lavorativo… Opinione tutta mia, si intende.
- mercoledì, 20 Novembre, 2019 alle 12:11 #16167
zio franco
PartecipanteChe palle con sto “corpo a corpo” si può scrivere ?
Anche con i simpatici e gli antipatici d’altronde
Dovizioso com’è ? non si sa,e poco importa,nel “corpo a corpo” con Marquez in 3 anni non si sono nemmeno sfiorati eppure vantano il record di confronti (parola molto più vicina al motociclismo che al wrestling o al sesso)
Se ne hai vai via.sennò usi il cervello,la penso così,e Lorenzo ha sempre utilizzato queste abilità
Uomini leali fuori e dentro quello si,schiena dritta,serietà e professionismo,un pò di carattere quando serve,entusiasmo e commozioneIl resto sono cazzate coniate dalla comunicazione malata
- mercoledì, 20 Novembre, 2019 alle 16:35 #16168
sec
PartecipanteEcco, zio, vedi? Avesse Lorenzo avuto la meta’ della tua passione, quest’ anno avrebbe ottenuto ben altri risultati, anche al netto della situazione fisica! 😀 Invece, annunciato il ritiro, in un pezzo che ho letto su gpone, si e’ messo a parlare di videogiochi. Videogiochi, cacchio. Io al posto suo non avrei dormito per i prossimi tre anni…
Ci si puo’ girare attorno quanto si vuole, la sensazione e’ che nel corso degli ultimi 3 anni sia stato bastonato di brutto. Prima da Dovizioso, che gli e’ arrivato davanti e l’ ha costretto a tanti errori e decisioni dubbie ed approssimate e poi da Marquez che l’ ha proprio annichilito.
Questo e’ il Lorenzo che si e’ ritirato. Doveva essere – in teoria (e nella sua stessa testa) – molto meglio di Dovizioso e piu’ o meno alla pari con Marquez.
Ognuno si faccia un’ opinione in merito. Ma anche no… in fondo cosa ci importa?Comunque no, non si puo’ scrivere “che palle i corpo a corpo”. Il ‘corpo a corpo’ e’ un capitolo troppo centrale della guida in pista: e’ la capacita’ tecnica di gestire la moto in ogni situazione che si distacchi minimamente dalla traiettoria ideale. Non e’ un modo ‘sostitutivo’ di affrontare le gare rispetto al piazzarsi sulla traiettoria ideale ed aprire il gas, che e’ quello che dici tu, ma e’ ‘complementare’. Lorenzo e’ un grande interprete dell’ ‘andarsene via’. Uno Stoner, invece, sapeva far tutto, e bene. C’e’ gente che siede alla tastiera di un piano e tira avanti 2 ore facendo scale col metronomo sul ‘prestissimo’. Senza sbagliare una nota. Poi c’e’ il grande improvvisatore jazz, che del metronomo se ne sbatte e improvvisa a volonta’. Sbaglia 1 nota su 2, ma neanche te ne fa accorgere e, sopratutto, trova sempre una maniera per sfangarla. Chi suona meglio? Nessuno. Questione di gusti. Senza dimenticare che ogni tanto ne nasce uno che e’ un metronomo E CONTEMPORANEAMENTE un genio. Beato lui.
Personalmente, ti lascio tutte le gare in cui qualcuno scappa. In genere vado in fast forward e mi limito ad acquisire l’ ordine d’ arrivo finale. Io mi tengo Laguna Seca 2008. Pur non con l’ epilogo che avrei preferito, resta la gara piu’ emozionante e densa di contenuti che ricordo. Con la grande lezione che si puo’ vincere – piu’ o meno meritandolo (ed al netto di un cordolo) – anche se sei palesemente il pilota piu’ lento. Una vera battaglia tra titani, e quello giallo non mi sta neanche simpatico….Gia’, simpatico. Per quanto riguarda le simpatie, rispetto la tua opinione se tu rispetti la mia, da cui non mi sposto un millimetro: nella vita non e’ obbligatorio diventare un campione. E’ obbligatorio, se vivi in una qualsiasi comunita’, essere un essere umano minimamente decente.
- mercoledì, 20 Novembre, 2019 alle 17:14 #16169
Mastic
Amministratore del forumMo vado a memoria, ma lo scorso anno sull’A1 Ring Lorenzo ha dato un’infilata a Marquez all’ultima curva che se non era corpo a corpo quello, mancava che gli desse anche un paio di sinistri sul casco.
E quella curva che immette sul traguardo non mi sembra la solita curva secca, che freni forte, ti metti dentro e passi per primo. Lì si fa percorrenza, in discesa, e si spalanca il gas.
Poi, a me piace vedere guidare, mi baso molto su quello nei miei giudizi- mercoledì, 20 Novembre, 2019 alle 17:40 #16171
zio franco
PartecipanteInfatti,se ricordiamo vedere Pedro fin dai primi anni fece innamorare,e si che non era certo simpatico,nel volgare senso comune,e nemmeno uno che amava il contatto ravvicinato
Insomma Dovizioso,Lorenzo e Pedrosa secondo il mio parere rimangono degli esempi come lo erano a suo tempo Rainey,Cadalora,Lawson che di certo non facevano della simpatia e dell’aggressività la loro miglior dote
Oggi fanno più proseliti i figli di buona donna
- mercoledì, 20 Novembre, 2019 alle 20:26 #16173
sec
PartecipanteRic, quella gara all’ A1 la ricordo bene e fu molto sudata. Tanto di cappello a Lorenzo, non gli si puo’ dire proprio nulla, davvero un bel corpo a corpo. Ne avra’ vinte anche altre, cosi’ (ricordo ad esempio come uccellava regolarmente Dovizioso in 250), ma resta che quello non e’ il suo modus operandi abituale, almeno secondo la mia percezione. Una rondine non fa primavera? Neanche due o tre…
Secondo me resta un carattere difficile. Se vince fa le scenette, se perde da la colpa a tutti. Gesu’… ricordate che voleva per forza un appuntamento in Giappone per insegnare all’ HRC (l’ HRC, perdiana!) come si disegnano i serbatoi? Marquez lo perculava… e sarebbe colpa di Marquez? Si e’ reso un bersaglio DAVVERO troppo facile… e l’ ha pagata carissima, perche’ gli infortuni saranno stati un fattore… l’ incompatibilita’ con la moto pure…. qualche gara saltata… ma non credo che un pilota ufficiale HRC abbia mai chiuso un mondiale con 28 punti, con un miglior piazzamento in gara all’ 11 posto. E’ stato disintegrato.
Pedrosa, che pure si fa citare da zio Franco. Premetto che se parliamo di stile di guida io ne sono sempre stato innammorato, ecco, di lui si. Una poesia in sella. Lui non era simpatico… ma neppure antipatico! Magari sbaglio, ma non ricordo una volta che abbia fatto un commento sgarbato o irrispettoso, o che si sia lamentato di una qualsiasi cosa. Mai una scusa. Pedrosa e Dovizioso sono di altra pasta, al netto di qualche micro-bega sono proprio degli atleti intelligenti, dei signori.
Infatti, zio… non capisco quel tuo epilogo. Parli dei proseliti che farebbero oggi i ‘figli di buona donna’. Non capisco a chi ti riferisci. La risposta facile sarebbe Marquez… ma io non lo percepisco come ‘figlio di buona donna’, piuttosto come un grandissimo antagonista dalla cattiveria sportiva fuori dal comune… IN PISTA. Gli sportivi a me piacciono cosi’, in pista devi darci dentro, anche a rischio di qualche eccesso che sara’ doverosamente punito da chi di dovere (giusto, Carmelo?). Tolto il casco e’ uno che elargisce sorrisi (forse falsi, talvolta, ma va bene anche cosi’) ed e’ uno che accetta con una certa classe anche la (rara) sconfitta. Invece di prendersela con moto, gomme, elettronica, serbatoi, benzina nel telaio o che altro. Magari ci ripensiamo quando troviamo qualcuno che lo batte regolarmente… ma non scommeteteci una grossa somma, non e’ detto che cambiera’.Secondo me i ‘figli di buona donna’ (in senso lato, si intende, non mi permetterei mai di insultarli… chiamiamoli piuttosto ‘caratterini pepati’) sulla griglia, quest’ anno, erano solo due. Quelli che sono stati per anni compagni di team nella squadra blu. Poi ci sarebbe il transalpino :D… ma lui non e’ un figlio di buona donna, e’ solo un po’ troppo… narciso? 😀
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