L’UE inciampa sull’assicurazione obbligatoria per i mezzi da corsa
A Bruxelles si lavora per aggiornare l’ordinamento assicurativo europeo con le migliori intenzioni. Ma la formula scelta per il nuovo testo di legge rischia di coinvolgere i veicoli usati nelle competizioni, con potenziali rischi catastrofici per il settore degli sport motoristici
(Foto Giovanni Del Bravo)
La Commissione Europea ha messo in pubblica consultazione una proposta di modifica della Direttiva Comunitaria sull’Assicurazione dei Veicoli a Motore (103/2009/EC). Lo scopo dell’aggiornamento della Direttiva è di omogeneizzare a livello europeo il settore assicurativo della RCAuto, favorendo la portabilità internazionale della classe di merito, istituendo un fondo comunitario per il risarcimento delle vittime d’incidente nel caso in cui l’assicurazione responsabile fallisca, creando le condizioni per una lotta a livello europeo alla circolazione di veicoli non assicurati.
Tutto positivo, ma la proposta messa a punto a Bruxelles contiene un’inaspettata prescrizione dal potenziale catastrofico. Si parla infatti di assicurazione obbligatoria per tutti i veicoli relativamente al loro uso, anche su fondi privati. Messa così, sembrerebbe che anche i mezzi da competizione dovrebbero essere assicurati. Con costi esorbitanti, visto il livello di rischio connesso con l’uso agonistico in pista.
I primi ad accorgersene sono stati quelli della MCIA, l’Associazione dei Costruttori di Moto della Gran Bretagna, che il 1° giugno hanno diffuso un comunicato stampa dai toni particolarmente allarmati. Si fa notare che nei paesi nei quali è già stato imposto l’obbligo di una polizza RC per i veicoli impiegati nelle gare, i premi assicurativi sono schizzati alle stelle, arrivando a impedire l’organizzazione di competizioni.
Sono arrabbiati gli industriali inglesi, perché su questa materia c’era già stata una pubblica consultazione nel 2017, ed erano arrivati ben 3500 pareri contrari all’allargamento del concetto di responsabilità della circolazione ai veicoli da corsa.
Dell’argomento si occupa oggi anche la FIM, la Federazione Motociclistica Internazionale, anche lei con un comunicato, nel quale si sottolinea come le proposte portate in pubblica consultazione lo scorso anno parlassero tutte di regolamentare l’assicurazione per l’uso di veicoli su strade aperte al traffico; lasciando ai singoli stati la possibilità di legiferare l’uso su fondi privati.
Già in passato la FIM aveva messo in guardia la Commissione dai rischi relativi al possibile allargamento della platea di veicoli interessati dall’assicurazione obbligatoria, e oggi scrive che in questo modo l’organizzazione delle competizioni sarà subordinata alla disponibilità delle compagnie assicurative a mantenere calmierati i relativi costi delle polizze.
Ciononostante la Federazione Internazionale esprime fiducia sui futuri colloqui che avrà con la Commissione Europea in questa fase nella quale la normativa è ancora suscettibile di modifiche.
La materia è ovviamente da giuristi, e sicuramente complessa. Però va detto che in Italia chi ha la licenza da pilota della FMI risulta già assicurato, anche per la responsabilità civile. Certo, si tratta di un’assicurazione personale, e non sul motociclo, ma riteniamo che sia un problema superabile.
Piuttosto, sarebbe importante stabilire l’obbligo di una polizza di responsabilità per chiunque voglia entrare in autodromo. L’argomento lo abbiamo già trattato (La Responsabilità Civile in pista), qui ci limitiamo ad aggiungere che in altri paesi è considerato normale, se non obbligatorio, stipulare una polizza specifica quando si fanno prove libere. Il costo? Le polizze giornaliere sono offerte spesso a 10-15 euro. Poi ci sono le polizze annuali: dai 70 ai 120 euro. Forse il problema è meno grave di quanto si pensi: assicurarsi è un obbligo di civiltà.
La pubblica consultazione della proposta di modifica della normativa scade il prossimo 24 luglio. Sotto trovate tutti i link per approfondire ed eventualmente dire la vostra
Il comunicato della Commissione Europea
Qui maggiori informazioni sulla proposta di modifica della direttiva
- Questo topic ha 3 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 anni, 12 mesi fa da .
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.