Mischiare pneumatici diversi: conviene?
Si possono mischiare pneumatici di modelli e marche differenti su una moto o uno scooter, chiede @antonelloV8 nel nostro Forum? Abbiamo chiesto un parere all’Ing. Giuliano Bonaccorsi dell’R&D Pirelli. Questa la sua risposta
Anni fa era noto il caso del Campionato Maxiscooter, dove tutti i piloti correvano con la gomma posteriore di una marca e l’anteriore di un’altra. Avevano scoperto che la strana coppia funzionava alla perfezione. A parte un caso così particolare, davvero conviene mischiare modelli e marche di gomme su una stessa moto? Chi lo fa ha l’esigenza di sfruttare gomme vecchie spaiate, o mira a ottenere performance di guida superiori?
Lo abbiamo chiesto all’Ing. Giuliano Bonaccorsi, del reparto R&D Pirelli.
La legge permette di mischiare le coperture come ognuno ritiene opportuno – dice il nostro tecnico -, rimanendo pur sempre nella legalità. A patto di non utilizzare gomme ‘NHS’, vale a dire solo per uso pista, di non cambiare le misure riportate nella carta di circolazione, di non circolare con gomme sotto i limiti legali di battistrada (1,6 mm, ndr) perché ‘tanto c’è bel tempo’.
Soprattutto, bisogna considerare che non è consentito il cambio di costruzione da radiale a convenzionale. Si può fare l’opposto, da convenzionale a radiale, ma se sulla carta di circolazione dopo la misura è riportata la lettera R, bisogna montare obbligatoriamente gomme radiali.
Conviene montare modelli differenti?
“La progettazione degli pneumatici avviene sempre in accordo sugli assi, quindi si sviluppano sempre set di coperture e mai gomme singole. Uno dei nostri maggiori sforzi è progettare un set, qualsiasi sia il suo segmento di utilizzo, che sia il più versatile possibile: deve funzionare benissimo su un grande range di moto, moderne o datate che siano“.
“Chiaramente, facendo ‘mix’ all’interno dello stesso segmento, ad esempio leggevo nel Forum gomme quasi racing per altra gomma quasi racing, le problematiche sono sicuramente minori. Perché il testing delle coperture ha previsto sostanzialmente veicoli analoghi“.
“Facendo ‘mix’ con gomme di segmenti diversi invece, supersport e sport touring ad esempio, si possono incontrare una serie di problematiche legate alle aspettative del prodotto e al proprio stile di guida“.
“Il primo aspetto da tenere in considerazione è la resa chilometrica. La progettazione prevede usura del set studiata per garantire un determinato chilometraggio e una prestazione ottima costante nel tempo, anche con coperture usurate. Con prodotti con durate previste e profili sensibilmente diversi questo matching può venire meno mano mano che si consumano le coperture”.
“Il secondo aspetto da valutare è la performance su bagnato. Se parliamo di prodotti premium, le performance rimangono sempre ottime ma le aspettative del cliente potrebbero variare. Chi acquista un prodotto supersportivo ha delle aspettative differenti da chi sceglie un prodotto sport touring. Ciò che potrebbe succedere è avere una percezione di guida differente, o con grip/tenuta differente semplicemente perché sul bagnato il feeling di guida è molto più amplificato. Non la vedrei tanto come una questione tecnica: in curva anteriore e posteriore viaggiano su due traiettorie differenti e le tematiche legate all’evacuazione dell’acqua del set combinato riguardano molto di più la marcia in rettilineo, dove avviene una misurabile influenza fra anteriore e posteriore”.
“Infine l’aspetto della guida. Con un mix di coperture di segmenti differenti, si combinano rigidezze e grip diversi. Qui si entra nel campo del puro feeling di guida. Sentire una copertura troppo rigida o troppo ‘veloce a scendere’ può portare alla decisione di cambiare una sola delle due coperture, solitamente il front. Questo set scombinato può portare a una guida non propriamente rotonda, soprattutto quando il ritmo si alza o con manovre a bassissima velocità. L’esempio classico è la guida cittadina, quando si passa fra le macchine”.
“Il mio consiglio chiaramente è di usare sempre set omogenei, per evitare tutte queste possibili problematiche. Al limite, se si sente l’esigenza di cambiare, vale la pena provare set di altro segmento, scegliendo gomme più o meno sportive, per avere una visione più chiara del feeling che esse restituiscono. Personalmente, sono sicuro che il feeling di guida cambi molto col cambio di segmento delle coperture.
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