MotoGP – Brembo spiega le frenate del Sachsenring

Dal Forum di Netbikers: Brembo spiega cosa succede all’impianto frenante al Sachsenring

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    • #1199
      Mastic
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      La MotoGP è in Germania al Sachsenring, per una gara che segna il giro di boa del Campionato Mondiale.
      Pista strana quella tedesca. La più breve della stagione (3,7 km), 10 curve a sinistra e solo 3 a destra; con il problema della curva 11, che arriva dopo una lunga successione di curve a sx e che mette in crisi per la spalla del pneumatico anteriore fredda.
      Sono brevi anche i rettilinei, con il più lungo che non supera i 700 metri. Ciononostante Andrea Dovizioso con la Ducati vi ha fatto segnare la velocità più alta nel 2015: 298,2 km/h.
      Il record sul giro appartiene a Marc Marquez (1’21″530), che è titolare anche del giro più veloce in prova (1’20″336). Marquez tra l’altro, nelle varie classi in cui ha corso, qui in Germania ha vinto 7 volte.

      Del Sachsenring parla la Brembo, nel suo consueto comunicato pregara.

      Occhio al surriscaldamento dei freni al GP Germania della MotoGP

      Proprio in Germania, ma al Nurburgring, nel 1978, per la prima volta una gara della classe regina è stata vinta da una moto con freni Brembo: a trionfare fu Virginio Ferrari (Suzuki), con soli 7 decimi di vantaggio su Johnny Cecotto.
      La tortuosità della pista si traduce in un ricorso modesto ai freni: 3 delle 7 frenate si protraggono per meno di 2 secondi, e una quarta per soli 2,2 secondi. D’altra parte l’assenza di lunghi intervalli tra una curva e l’altra non consente un buon raffreddamento dell’impianto frenante, spesso ostacolato anche dalle alte temperature: nel 2015 durante la gara l’asfalto raggiunse i 42 gradi.
      Secondo i tecnici Brembo, che assistono il 100 per cento dei piloti della MotoGP 2017, il Sachsenring rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5, si è meritato un indice di difficoltà pari a 3, il secondo più basso di tutta l’estate, dopo il TT Circuit Assen.
      Durante un intero giro, i piloti della MotoGP utilizzano i freni 7 volte, per un totale di 210 volte sull’intera gara. I 19 secondi al giro in cui gli impianti frenanti sono chiamati a intervenire, costituiscono il record negativo del Campionato, inferiore anche ai 20 secondi di Phillip Island, che pur presenta solo 6 frenate.
      A differenza della pista australiana che vanta una sola decelerazione superiore ad 1 g, il Sachsenring si contraddistingue per 4 frenate da almeno 1,4 g. Le altre 3 frenate da 0,6 e 0,7 g però abbassano notevolmente la media sul giro, portandola a 1,10 g.
      Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno, dalla partenza alla bandiera a scacchi, il valore supera i 9 quintali.

      Le frenate più impegnative
      Delle 7 frenate del Sachsenring solo una è considerata altamente impegnativa per i freni, mentre 3 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono leggere.
      La frenata alla prima curva è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 291 km/h ed entrano in curva a 74 km/h, dopo 244 metri di frenata. I piloti si attaccano ai freni per 5,2 secondi, e subiscono una decelerazione di 1,5 g. La pressione del liquido freno (Brembo HTC 64T) arriva a 10,6 bar. Il carico sulla leva è identico (6,1 kg) alla frenata alla curva 13 che precede il traguardo. Uguale è anche la pressione del liquido freno, nonostante la frenata duri 3 secondi, durante i quali le MotoGP percorrono 129 metri. D’altra parte le moto arrivano più lente (219 km/h) e escono dalla frenata più veloci (95 km/h).
      Alle curve 2 e 3 invece i freni sono utilizzati per meno di una sessantina di metri ciascuna: 56 metri alla curva 2 e 58 metri alla curva 3, con carichi sulla leva inferiori in entrambi i casi ai 3 kg.


      Andrea Dovizioso ieri è stato il più veloce nelle libere

      Ieri, venerdì, si sono svolti i primi due turni di prove libere; ma solo il primo è stato indicativo, perché il secondo si è svolto sul bagnato.
      Nella FP1 è uscito subito fuori Andrea Dovizioso (1’21″599), che decisamente è entrato in sintonia con la Ducati.
      Secondo tempo per Maverick Vinales (a 38 millesimi), quindi Dani Pedrosa (a 0.190 sec). Quarto Aleix Espargaro con l’Aprilia (a 0.233), quindi Alvaro Bautista (0.241) e Marc Marquez, sesto a 3 decimi.
      Johann Zarco è settimo a 0.374, davanti a Danilo Petrucci (0.393), a Jack Miller (0.469) e a Scott Redding, caduto nella FP1 e autore del 10° tempo, staccato di 0.476 dal leader Dovizioso.
      Jorge Lorenzo è 12°, Valentino Rossi 16°, Andrea Iannone addirittura ultimo.
      Nella FP2 il pilota più veloce è stato Hector Barbera, davanti a Marquez ed a Dani Pedrosa, terzo in entrambe le sessioni.

      Fra poco piloti di nuovo in pista per le altre prove libere. Nel pomeriggio la Q1 e la Q2, per determinare lo schieramento di partenza per la gara di domani.

      • Questo topic è stato modificato 6 anni, 3 mesi fa da Mastic.
    • #1209
      OMeGA Mau
      Partecipante

      Bellissimo, Mastic, quanta roba da imparare!!

      • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 3 mesi fa da OMeGA Mau.
    • #1222
      calus
      Moderatore

      Sarebbe molto interessante avere info su come si ottimizza il lavoro dei freni per guide cosi impegnative..
      Da approfondire!

    • #1223
      Mastic
      Amministratore del forum

      Entra in dettaglio. Poi sento la Brembo 🙂

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