Quelle donne in moto, così a loro agio!

“E poi dicono che le donne non sanno guidare!”. Mi scappa spesso questa frase quando facciamo corsi di guida. Perché, contrariamente a quello che pensano in molti, sono proprio le esponenti del gentil sesso quelle più facilmente a loro agio nei percorsi stretti che costruiamo. E sono ancora loro che reagiscono più prontamente quando spostiamo i birilli a tradimento, costringendo gli allievi a ricalcolare in tempo reale le misure della manovra.

Riprendo questo testo da un mio blog, che tenevo qualche anno fa sulla pagina di GuidaSicuraMoto, l’Associazione senza fine di lucro con la quale facciamo corsi di guida sicura. Perché più passa il tempo e più mi è chiaro che le donne spesso guidano meglio degli uomini. Perlomeno di “certi” uomini.

Credo sia un fatto culturale. Ho sempre l’impressione che le donne siano più aperte e pragmatiche nell’approccio con la moto. Sono aperte a imparare, vengono a fare il corso sentendosi pippe irrecuperabili, a volte vergognandosi della loro lentezza. Così si iscrivono sperando di migliorare, e arrivano pronte a registrare ogni parola o movimento dell’istruttore. Analizzano il tutto con pragmatismo, rielaborano e si mettono in gioco sul piazzale. Così, proprio grazie a questa mentalità, finiscono per essere le più elastiche quando sono chiamate a fare manovre inattese. E dimostrano di saper gestire la moto.

Gli uomini, per contro, arrivano con un atteggiamento fra l’intimorito e lo strafottente. Hanno paura di fare brutta figura, ma si sentono sminuiti quando fai fare loro l’esercizio a 30 km/h su piazzale. Alla fine, questa miscela di nervosismo e faciloneria li porta a “cannare” più facilmente qualche esercizio. E infatti, anche in questo caso, quelli che riescono meglio sono quelli che arrivano convinti di essere pippe.

Ma allora, perché le donne non sono veloci? Anche in questo caso rispondo che probabilmente si tratta di un fatto culturale. Non gliene frega nulla. Oppure razionalizzano troppo il rapporto con il rischio e decidono che il gioco non valga la candela. Del resto, di solito le donne amano la moto perché vogliono sentirsi libere di andare, autonome. Gli uomini invece continuano a vedere nel mezzo a due ruote uno strumento per mettersi in mostra e competere con i pari. In quest’ottica, correre diventa un rischio calcolato, che va accettato per riportare a casa la sensazione piacevole di essere ben messi nella graduatoria dei maschi.
Peccato che sia un abbaglio. La velocità non è un valore aggiunto. È una cosa in più, che per una serie di motivi può inebriarci e piacerci. Ma non cambia il nostro valore nella vita e nelle relazioni sociali.

Stranamente, e qui è la contraddizione, questa è una delle cose che mi trovo sempre più spesso a dover ribadire a donne che si preoccupano di rallentare i gruppi o che si vergognano di essere lente.
E dire che apro sempre le mie lezioni teoriche con una domanda trabocchetto. Chiedo sempre agli allievi come sia secondo loro il bravo motociclista. La risposta è semplice: quello che alla sera, dopo un lungo e piacevole giro, torna a casa intero!

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Visualizzazione 5 filoni di risposte
  • Autore
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    • #2637
      Mastic
      Amministratore del forum

      Per chi qui sul Forum non se ne fosse accorto, nell’angolo dell’esperto su Netbikers.eu ho recuperato un mio vecchio blog, nel quale parlavo della manifesta superiorità di guida e di capacità d’apprendimento delle donne che vengono a fare corsi di guida, rispetto agli uomini.
      Il tema mi sembra ancora molto attuale, perché più passa il tempo e più mi convinco che spesso le donne guidino meglio degli uomini.
      E voi, cosa ne pensate?

    • #2640
      Anto
      Moderatore

      Le donne sono portate ad un apprendimento più attento e puntiglioso e alcune volte sono più risolutive dell’uomo.
      Ho diverse amiche molto brave che sono autiste di bus, addirittura macchiniste di convogli ferroviari preparate e diligenti al pari degli uomini, figurati poi quando sono appassionate di moto e alla guida sono molto disinvolte, l’esempio ce lo abbiamo anche su questi canali?‍♀️?‍♀️
      Non ho ancora capito però perché non se ne trovino ancora in moto gp o in formula 1.

    • #2644
      Sabri_bri1
      Partecipante

      Superiorità della donna alla guida non saprei, ma è certo che noi donne siamo più attente e consapevoli, mentre guidiano, della pericolosità della moto. Del fatto che se si conosce la teoria, la pratica è più semplice. (la grande maggioranza, ovviamente non siamo tutte uguali e spericolate a cui di fare un corso non passa nemmeno per l’anticamera del cervello ce n’è eccome)
      Oppure, semplicemente, le donne accettano di non essere “nate imparate” e accettano consigli, perchè c’è sempre da imparare e migliorarsi.
      L’uomo no. L’uomo sa già tutto o impara da solo perchè l’uomo è competitivo e non vuole ammettere di aver bisogno di consigli. Forse si vergogna anche… Non lo so. Questo fatto che devono sempre essere in competizione uno con l’altro (o testosterone che ci fai a questi uomini) li porta ad avere una guida più spericolata e sconsiderata.

    • #2645
      zio franco
      Partecipante

      Per me sono uguali alla fine del percorso,sono solo poche a farlo tutto,si stancano presto,cambiano gusti,passatempo.Le poche animate da passione lo sono esattamente come tutti

      Piuttosto la passione sta diminuendo in tutti, come si è sospettato più di una volta ci siamo persi una o due generazioni tra i millennial ed i matusa,tra o 30 ed i 60 insomma.
      Allora si notano di più,emergono insomma
      Sarebbe curioso fare una statistica su quante,o quanti,dalla patente A li ritroviamo su due ruote dopo vent’anni

    • #2648
      Mastic
      Amministratore del forum

      Forse devo aggiungere qualcosa sulla genesi del pezzo pubblicato in home page, che risale a qualche anno fa.

      Quando l’ho scritto ero reduce da due corsi. Uno di gruppo in pista e uno femminile. Stavamo ancora cercando di capire come collaborare con il Ministero dei Trasporti nel protocollo di guida sicura avanzata del Ministero dei Trasporti, quindi proponevamo gli esercizi del protocollo anche ai motociclisti che facevano il corso di guida veloce in pista.
      Quando ho portato i miei allievi sul piazzale e gli ho proposto di fare la prova di frenata vincolata a 40 km/h ho avvertito una certa riottosità. Uno mi ha proprio detto: ma io giro al Mugello, vuoi farmi fare la frenata a 40 km/h??? Gli risposi che, proprio perché girava al Mugello, non avrebbe avuto problemi a farla bene una sola volta e a passare ad altri esercizi. Fu il primo a cannarla di brutto. Non aveva gli automatismi della mano per la vera frenata d’emergenza, perché in vita sua… non l’aveva mai provata!
      Sbagliarono in tanti quella volta. E grazie a quell’esperimento strano di far fare un esercizio da guida sicura a gente che veniva per girare in pista, capii che serviva una superiore specializzazione espressamente sulla guida sicura, per tutti noi.

      Poi feci il corso alle donne, con @Multistrangola. Arrivarono che si sentivano tutte pippe. Invece eseguivano subito al primo colpo gli esercizi in maniera corretta. Perché mentre glieli spiegavamo, loro ci ascoltavano e ascoltavano anche i consigli su come approcciare l’esercizio. Non pensavano “adesso glielo faccio vedere io a questi qui come si fa”. E così con Andrea, per l’ennesima volta, abbiamo dovuto constatare che le donne guidano meglio. Perché quando escono dal corso hanno appreso di più. E alla fine, complice anche il fatto che in moto si concentrano piuttosto che guardarsi intorno per vedere se qualcuno le sta ammirando, alla fine rendono bene.

      Sul perché, @Anto, nei campionati di vertice non ce ne siano, si potrebbe aprire una discussione a parte. Molto articolata. Ci sono tantissime motivazioni. Io ho scritto che non gliene frega niente di andare forte. Ma è vero per la maggioranza di esse; però ci sono quelle che vanno. E anche molto più del sottoscritto. Se interessa, aprite una discussione specifica 😉

    • #2769
      lukethebike
      Moderatore

      Semplicemente le donne sono profondamente diverse da noi.

      Nei mie corsi di formazione di comunicazione e leadership ai Concessionari, spesso affronto l’argomento ed uso questo bel video di Julio Velasco.

      https://www.youtube.com/watch?v=nr5hcz5SNr8

      Ciao

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