Tutto pronto per il Gran Premio Motul della Repubblica Argentina

Secondo appuntamento stagionale con la MotoGP, che scende in pista a Termas de Rio Hondo, in Argentina. Una pista mediamente difficile per i freni, come illustra la Brembo nella sua consueta preview. I dati della pista, i record e gli orari delle dirette televisive, su Sky e TV8
(Nella foto d’apertura, Dovizioso e Marquez. Lo scorso anno in Argentina finirono a terra entrambi, ma quest’anno sembrano essere molto più “in palla”)

 

I team della MotoGP sono già arrivati in SudAmerica, per il GP Argentina, che si disputa dal 6 all’8 aprile sull’Autódromo de Termas de Rio Hondo.

Situato nella provincia di Santiago del Estero, nell’Argentina settentrionale, il circuito è stato disegnato dall’italiano Jarno Zaffelli nel 2008. Ma già nel 2012 è stato notevolmente ampliato e migliorato.

Ogni anno l’Autódromo de Termas de Rio Hondo ospita decine di competizioni per le auto e così, quando le MotoGP sbarcano in Argentina capita che si trovino a girare su una pista sporca: nella prima sessione di libere del 2016 la sabbia presente in grande quantità sull’asfalto ha prodotto tempi sul giro nell’ordine dell’1’43’’-1’44’’, valore abbassato di oltre 3 secondi in poco meno di 24 ore e di un ulteriore secondo nella Q2. Insomma, per i tempi bisognerà attendere la fine delle prove, probabilmente.

L’autódromo de Termas de Rio Hondo è lungo 4,8 km e ha un totale di 14 curve, 5 a sinistra e 9 a destra. La larghezza della pista è di ben 16 metri e il rettilineo più lungo misura 1076 metri.

Secondo i tecnici Brembo, l’autodromo argentino rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico a quelli ottenuti da altre 8 piste, inclusa quella di Losail, che ha ospitato la gara inaugurale della stagione.

L’impegno dei freni durante il GP
Alle 14 curve della pista corrispondono 8 punti di frenata, di cui 3 nel T4, che malgrado questi rallentamenti è l’intertempo più veloce dei quattro in cui è suddivisa la pista.
Solo Phillip Island con 6 frenate al giro, e Spielberg e Sachsenring con 7, presentano un minor numero di frenate di Termas de Rio Hondo.
Ogni giro i piloti utilizzano i freni per circa 30 secondi, valore eguagliato da Barcellona e Misano. Il totale per l’intero GP Argentina è di 12 minuti e mezzo, pari al 30 per cento della durata complessiva della gara.

La media sul giro delle decelerazioni massime è di 1,11 g ma questo valore sarebbe più alto senza la toccatina ai freni della curva 11 (da 194 km/h a 160 km/h), che con 0,6 g abbassa la media. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi, il valore sfiora i 9 quintali: solo a Phillip Island l’impegno fisico richiesto ai piloti è minore.

Le frenate più impegnative
Delle 8 frenate dell’Autódromo de Termas de Rio Hondo solo una è considerata altamente impegnativa per i freni, 4 sono di media difficoltà e 3 sono light.
La curva 5 è la più difficile da affrontare, perché è preceduta da un rettilineo di 1.076 metri che permette alle MotoGP di raggiungere i 324 km/h: il tornantino obbliga i piloti a scendere a 78 km/h facendo ricorso ai freni per 6,1 secondi, con un carico sulla leva di 6,3 kg e una decelerazione pari a 1,5 g. In quell’istante la pressione del fluido freno raggiunge i 10,9 bar e le moto percorrono 316 metri.
Tra le curve di media difficoltà, merita una citazione la prima dopo il traguardo. Qui lo spazio di frenata è di 240 metri: da 271 km/h a 106 km/h con una decelerazione pari a 1,2 g. E se pensate che siano pochi, considerate che molte supercar stradali non vanno oltre gli 0,9 g.

I record della pista
Per quanto riguarda i record, quello sul giro appartiene ufficialmente a Valentino Rossi, che nel 2015 ha segnato un 1’39”019, alla velocità media di 174,7 km/h. In prova però Marc Marquez, che qui ha segnato 4 pole consecutive, nel 2013 è sceso a 1’37”683 (177,1 km/h di media).
La velocità di punta più elevata è stata segnata invece dalla Ducati Avintia di Hector Barbera nel 2017: 334,4 km/h.

Lo scorso anno vinse Maverick Viñales, davanti a Valentino Rossi e a Cal Crutchlow. Caduti invece Marquez, Lorenzo e Dovizioso.

Diretta TV su SKY e TV8
Sky come sempre seguirà con una diretta completa la gara sin dalla conferenza stampa del giovedì, prevista per le ore 12, quando in Italia saranno le 17. E questa volta sarà in diretta anche TV8, che proporrà le prove di sabato 7 aprile a partire dalle 17.35 con la Q1 alle 20.10 e la Q2 alle 20.35. Per le gare di domenica gli orari sono alle 17 per la Moto3, le 18.20 per la Moto2 e le 20 per la gara della MotoGP.

La Brembo sul problema ai freni di Lorenzo in Qatar
Molti di voi probabilmente ricorderanno la caduta di Jorge Lorenzo a Losail. Il maiorchino si è gettato a terra dopo essere rimasto senza il freno anteriore. Sembra infatti abbia perso una pastiglia.
Nella giornata del 4 aprile la Brembo ha diffuso un comunicato molto stringato, nel quale ammette il problema e rassicura sul fatto che è stato risolto. Questo il testo:

In relazione a quanto accaduto al pilota Jorge Lorenzo del Team Ducati durante il Gran Premio di MotoGP del Qatar, Brembo è realmente dispiaciuta che il ritiro del pilota nel corso del 12esimo giro sia stato causato da un problema legato all’impianto frenante.
Al termine di accurate analisi dei nostri tecnici, confermiamo che il problema è stato individuato e risolto affinché tale anomalia non possa ripresentarsi”.

La scheda della Brembo sulla gara di Termas de Rio Hondo

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